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Notte dei Musei: ingresso gratuito nei musei di Borgo Castello
In occasione della Notte dei Musei, sabato 19 maggio 2018 si svolgerà un'apertura straordinaria dei musei di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra e Museo della Moda e delle Arti Applicate) dalle 9.00 alle 22.00 con ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
Nella serata si svolgeranno inoltre le visite guidate gratuite:
- 19.30 per il Museo della Moda e dele Arti Applicate a cura di Raffaella Sgubin;
- 20.30 per il Museo della Grande Guerra a cura di Barbara Spanedda. -
Concerto con ingresso gratuito “Matinée Musicale”
Il Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC promuove una “Matinée Musicale” con ingresso gratuito a cura dell’associazione Glasbena Matica. L’evento di domenica 7 aprile alle ore 11.00 sarà ospitato nella sede dei Musei Provinciali di Gorizia (Borgo Castello, 13) e vedrà esibirsi in un duo voce e chitarra, Martina Kocina e Franko Reja.keyboard_arrow_right
Per informazioni:
Tel: +39 0481 531508
@: gorica@glasbenamatica.org
MARTINA KOCINA – FRANKO REJA L’interesse e l’amore per il Jazz ha unito i due artisti; entrambi fanno parte di vari complessi musicali, che eseguono repertori completamente diversi da questo genere, e si esibiscono in Slovenia, Italia e all'estero. Sia con il duo che con i vari gruppi hanno registrato diversi CD. Il repertorio del duo è rappresentato da ballate sia vivaci che tranquille del blues, swing, samba, bossa nova.
L’evento è organizzato da Glasbena Matica in collaborazione con ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Come ogni prima domenica del mese, anche domenica 7 aprile le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 – Gorizia
Pinacoteca
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Aperture delle sedi ERPAC durante le festività
Una ricca offerta culturale è quella che l’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia propone anche quest’anno durante le festività pasquali e le giornate del 25 aprile e del 1° maggio.keyboard_arrow_right
Mostre temporanee, visite guidate gratuite, aperture straordinarie e tanto altro ancora per chi ama trascorrere il suo tempo in compagnia di arte, moda, storia e tradizione.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso a Pasqua e il 1° maggio
Aperto a Pasquetta e il 25 aprile
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso a Pasqua e il 1° maggio
Aperto a Pasquetta e il 25 aprile
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MAGAZZINO DELLE IDEE
Corso Cavour, 2 – Trieste
Mostra “Robert Doisneau. Across the Century”
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Aperto: domenica 21 e lunedì 22 aprile, giovedì 25 aprile, mercoledì 1° maggio
(La biglietteria chiude alle 18.30)
Per informazioni:
Tel: +39 040 3774783
@: info@magazzinodelleidee.it
FARO DELLA VITTORIA
Strada del Friuli, 141 - Trieste
Giorni e orari di apertura:
Venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Aperture straordinarie:
22, 23, 24, 25 aprile
1° e 2 maggio
Orario continuato dalle 10.00 alle 19.00
(Ultimo ingresso alle 18.30)
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821210
@: farodellavittoria@regione.fvg.it
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso a Pasqua e il 1° maggio
Aperto a Pasquetta e il 25 aprile
Ingresso gratuito
Tutti i sabati e le domeniche alle 16.00 visita guidata gratuita a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0434 833275
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Giorni e orari di apertura:
Durante la settimana (senza guida):
Dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00
Il venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Nel week end (con guida):
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 17.00
Chiuso a Pasqua e il 1° maggio
Aperto a Pasquetta e il 25 aprile
Ingresso gratuito
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0427 77014
@: museo@comune.cavassonuovo.pn.it
@: cultura.scuole@comune.cavassonuovo.pn.it
GALLERIA SPAZZAPAN
Palazzo Torriani, via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Giorni e orari di apertura:
Mercoledì, giovedì, venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
Chiuso a Pasqua e il 1° maggio
Aperto a Pasquetta e il 25 aprile dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 960816
@: galleriaspazzapan@regione.fvg.it
VILLA MANIN
Piazza Manin, 10 - Passariano di Codroipo
Mostra “Fiori in villa. Dipinti e disegni dai Musei Provinciali di Gorizia”
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821211
@: info@villamanin.it -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 5 maggio 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
Sarà l’ultimo giorno disponibile per poter vedere le mostre “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” e “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” al Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia.
In occasione della giornata sarà inoltre possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Boom di visitatori alle mostre “L’atelier dei fiori” e “Occidentalismo”
Sono stati più di 28mila i visitatori delle due mostre concluse lo scorso 5 maggio ai Musei provinciali di Borgo Castello a Gorizia, “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” e “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”.keyboard_arrow_right
Dedicata agli abiti di Roberto Capucci e alle fotografie di Massimo Gardone, la prima esposizione ha accolto ben 15.951 visitatori in poco più di sette mesi, mentre la seconda, con una mostra sui kimono della Collezione Manavello, ha avuto 12.393 visitatori in soli cinque mesi e mezzo.
Tantissime persone che, oltre alle due mostre, hanno potuto ammirare le esposizioni permanenti del Museo della Grande Guerra, del Museo della Moda e delle Arti Applicate e della Collezione archeologica ospitate nella struttura di Borgo Castello.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Biglietto d'ingresso (valido per la visita a tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la Pinacoteca nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
L’Atelier dei fiori incontra l’Orto botanico di Padova
Da sabato 18 a lunedì 20 maggio 2019 una piccola selezione della mostra “L’Atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”, dedicata agli abiti/scultura di Roberto Capucci e conclusa da pochi giorni al Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13), sarà ospite dell’Orto botanico di Padova.keyboard_arrow_right
Il progetto espositivo originario “L’Atelier dei fiori”, ideato dalla Fondazione Roberto Capucci e dal fotografo Massimo Gardone, trova così, nell’orto botanico più antico al mondo, un luogo straordinario in cui mettere in relazione la produzione dei due artisti e la natura espressa nel suo massimo splendore.
Forme della natura, forme dell’arte.
Conferenza-incontro con Roberto Capucci e Massimo Gardone.
Domenica 19 maggio alle 15.30 Roberto Capucci e il fotografo Massimo Gardone saranno a disposizione del pubblico nella sala delle Colonne dell'Orto botanico per rispondere a curiosità e domande sul loro lavoro artistico e creativo.
Alle 16 Roberto Capucci e Massimo Gardone si sposteranno nell’Auditorium per raccontare il costante dialogo tra arte e natura, fonte d’ispirazione per le loro creazioni. Interverrà anche Barbara Baldan, prefetto dell’Orto botanico di Padova.
Durante l’evento sarà possibile acquistare una copia del catalogo della mostra. All’incontro seguirà il firmacopie.
L’attività è gratuita, su prenotazione, fino a esaurimento posti.
(Per partecipare all’evento si accede dalla biglietteria, a partire dalle ore 15)
Orari di apertura:
sabato 18 maggio dalle 14 alle 19
domenica 19 e lunedì 20 maggio dalle 9 alle 19
Per maggiori informazioni:
Web: http://www.ortobotanicopd.it/it/latelier-dei-fiori-incontra-lorto-botanico
L'evento è promosso dall'Orto botanico di Padova e dalla Fondazione Roberto Capucci, in collaborazione con ERPAC - Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia e Grafiche Antiga. -
Musei ad ingresso gratuito
Domenica 2 giugno 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
Sarà inoltre l’ultimo giorno disponibile per poter visitare la mostra “Fiori in Villa. Dipinti e disegni dai Musei Provinciali di Gorizia” nella Sala esposizioni della Barchessa di levante di Villa Manin (Passariano di Codroipo, Udine).
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni e visite guidate:
Tel:+39 348 1304726
@:didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 7 luglio 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Museo e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 4 agosto 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Museo e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Palazzo Torriani - Via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel:+39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Aperture delle sedi ERPAC a Ferragosto
Una ricca offerta culturale è quella che l’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia propone anche quest’anno nella giornata del 15 agosto.keyboard_arrow_right
Mostre temporanee, visite guidate gratuite, aperture straordinarie e tanto altro ancora per chi ama trascorrere il suo tempo in compagnia di arte, fotografia, moda, storia e tradizione.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: musei.erpac@regione.fvg.it
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 20.00
Visita guidata gratuita alla mostra compresa nel biglietto di ingresso alle ore 18.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 385335
@: musei.erpac@regione.fvg.it
MAGAZZINO DELLE IDEE
Corso Cavour, 2 – Trieste
Mostra “Vivian Maier. The Self-portrait and its Double”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude alle 19.30)
Per informazioni:
Tel: +39 040 3774783
@: info@magazzinodelleidee.it
FARO DELLA VITTORIA
Strada del Friuli, 141 - Trieste
Orario di apertura dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30)
Visita guidata gratuita alle ore 16.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821210
@: farodellavittoria@regione.fvg.it
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0434 833275
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Museo e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”
Orario di apertura dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0427 77014
@: info@museodellemigrazione.it
GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Palazzo Torriani, via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 960816
@: galleriaspazzapan@regione.fvg.it
VILLA MANIN
Piazza Manin, 10 - Passariano di Codroipo
Mostra “Villa Manin. L’estate che immagini”
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821211
@: info@villamanin.it -
Ingresso gratuito ai Musei di Gorizia in occasione del 49˚ Festival Mondiale del Folklore
In occasione del 49˚ Festival Mondiale del Folklore in svolgimento a Gorizia dal 22 al 25 agosto 2019, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito per coloro che presenteranno l’accreditamento al Festival.keyboard_arrow_right
Le manifestazioni folkloristiche goriziane (Festival, Congresso e Parata) da sempre costituiscono un connubio tra cultura, arte, spettacolo e divertimento, con lo slogan «Costruiamo ponti fra gli uomini e fra i popoli». Il Festival è inserito nei calendari internazionali, affiliato al CIOFF® (Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels) dal quale ha ottenuto il riconoscimento di “Festival Internazionale CIOFF®”.
Quest’anno vi prendono parte studiosi, gruppi folklorici e complessi musicali provenienti da Austria, Costa d’Avorio, Croazia, Cuba, India, Irlanda del Nord - Regno Unito, Isole Marchesi - Polinesia Francese, Kamchatka - Federazione Russa, Perù, Slovenia, Italia.
In occasione dell’iniziativa sarà possibile visitare:
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per il programma dettagliato:
http://www3.comune.gorizia.it/it/49%C2%B0-festival-mondiale-del-folklore-%E2%80%9Ccastello-di-gorizia%E2%80%9D -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 1 settembre 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Museo e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa
Per informazioni e visite guidate:
Tel:+39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Convegno “Il merletto. Prospettive professionali e produttive” e inaugurazione mostra “Il merletto a Gorizia”
Fondazione Scuola Merletti di Gorizia ed ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici organizzano il convegno:keyboard_arrow_right
IL MERLETTO. PROSPETTIVE PROFESSIONALI E PRODUTTIVE
Che si terrà venerdì 1° giugno 2018 dalle ore 9.00, presso l’ Aula Magna del Polo universitario in Via Alviano 18 a Gorizia. Cui seguirà l’inaugurazione della mostra:
IL MERLETTO A GORIZIA
Che si terrà alle ore 17.00, presso i Musei Provinciali di Gorizia, a Borgo Castello 13 a Gorizia, con ingresso libero.
La mostra sarà poi aperta fino al 10 giugno, con orario 9.00 - 19.00, da martedì a domenica. -
Promozione ingresso ridotto Giornate Europee del Patrimonio 2019
Sabato 21 e domenica 22 settembre 2019 tornano, nei musei e nei luoghi della cultura di tutta Italia, le Giornate Europee del Patrimonio. ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia aderisce all’iniziativa proponendo il biglietto di ingresso ridotto in alcune delle sue sedi e mostre in corso.keyboard_arrow_right
Le sedi che aderiscono all’iniziativa sono:
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: musei.erpac@regione.fvg.it
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 385335
@: musei.erpac@regione.fvg.it
MAGAZZINO DELLE IDEE
Corso Cavour, 2 – Trieste
Mostra “Vivian Maier. The Self-portrait and its Double”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude alle 19.30)
Per informazioni:
Tel: +39 040 3774783
@: info@magazzinodelleidee.it -
A Gorizia musei e visite guidate gratuite “per tutti i Gusti” dal 26 al 29 settembre 2019
Nella 16esima edizione di Gusti di Frontiera, la kermesse enogastronomica più grande del Triveneto organizzata dal Comune di Gorizia, sapori, profumi e colori dai quattro angoli del globo saranno in “tavola” nel capoluogo isontino dal 26 al 29 settembre 2019.keyboard_arrow_right
Nelle giornate dell’evento, l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia propone l’ingresso gratuito alle sedi museali goriziane di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica) e di Palazzo Attems Petzenstein (Pinacoteca) e alla mostra “Sergio Scabar. Oscura camera 1969-2018”.
In occasione dell’iniziativa, sabato 28 settembre ore 11.00 sarà inoltre eccezionalmente aperta al pubblico la settecentesca cucina di Casa Formentini a Borgo Castello. Una visita guidata gratuita al focolare, tra pentole e stampi in rame per scoprire i segreti dell’alimentazione dell’epoca seguita da un percorso attraverso la sezione del Museo della Moda e delle Arti Applicate dedicata a servizi da caffè e tazze e ad una delle bevande più in voga dell’epoca: la cioccolata.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
(L’accesso alla sede con gli automezzi avverrà esclusivamente da Via del Colle, con senso alternato regolato da un semaforo temporaneo. Il parcheggio di Piazzale Seghizzi rimane accessibile)
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera 1969-2018”
Orario di apertura:
giovedì dalle 10.00 alle 20.00 con visita guidata d’autore gratuita alla mostra alle ore 18.00
venerdì, sabato, domenica dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 6 ottobre 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Museo e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sergio Scabar. Oscura camera”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Palazzo Torriani, via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Mostra "Che bellezza! Che finura! Miela Reina + Luigi Spazzapan. Relazioni d'arte"
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa
Per informazioni e visite guidate:
Tel:+39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Domenica 3 novembre musei e mostre Erpac ad ingresso gratuito
Domenica 3 novembre 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Museo e nuova sezione dedicata alla Scuola di Disegno di Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Il Museo della moda e delle arti applicate rimarrà chiuso per lavori di riallestimento fino al prossimo 3 dicembre, quando verrà inaugurata una mostra per celebrare i suoi vent'anni.
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Palazzo Torriani, via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Mostra "Che bellezza! Che finura! Miela Reina + Luigi Spazzapan. Relazioni d'arte"
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Alle 11.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di La Collina Coop. Sociale
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al museo a cura di Musaeus Società Cooperativa
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate
Sono passati 20 anni dal 3 dicembre 1999, da quando per i Musei Provinciali di Gorizia si apriva un capitolo nuovo con la nascita del Museo della Moda e delle Arti Applicate. Gestito dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, il Museo è una delle poche istituzioni italiane di questo genere.keyboard_arrow_right
Nel corso dei suoi vent’anni, il Museo ha realizzato mostre a tema, dedicate a protagonisti dello stile italiano nel mondo, oppure a epoche storiche e movimenti artistici esplorati negli elementi di trasversalità tra le arti. Grandi esposizioni che, assieme alle tante acquisizioni che hanno segnato la sua storia, il Museo ha inserito, almeno in parte, nella mostra “Vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia”. Ed è proprio in questa occasione che il Museo ha rinnovato il percorso espositivo permanente, seguendo il tema “righe, quadri, fiori”.
Sin dalla sua nascita, il Museo della Moda e delle Arti Applicate poteva contare su un patrimonio di macchinari e campioni tessili Sette e Ottocenteschi, una ricca collezione di gioielli e soprattutto una ancor più ricca collezione di abiti e accessori mitteleuropei acquistata nel 1992 da una coppia di antiquari triestini. Proprio l’acquisto della collezione Verchi aveva posto le basi per comporre i singoli tasselli in un quadro organico. Si poteva già raccontare la pagina di storia relativa alla seta, la cui produzione e tessitura furono vanto dell’asburgica Contea di Gorizia nel Settecento. Ma ora si sarebbero potute raccontare anche infinite storie di moda di epoche lontane e vicine, in un arco temporale compreso tra XVIII e XX secolo.
Dotato di una esposizione permanente (a rotazione) nelle Case Dornberg e Tasso (e dal 2014 anche Casa Formentini) a Borgo Castello, il Museo cura la conservazione, il restauro e l’incremento delle collezioni. Il patrimonio conta attualmente oltre 9.000 capi, tra abiti e accessori, con un alto grado di completezza per l’arco temporale compreso tra 1900 e 1920. L’area di riferimento è prevalentemente mitteleuropea (Trieste, Gorizia, Vienna, Praga), ma alcuni tra i pezzi più belli provengono da Parigi.
Le mostre
Il format storico
Le mostre organizzate sinora hanno abbracciato un arco temporale che va dal Settecento al Novecento. I pezzi esposti provengono dalle variegate collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia (Museo della Moda e delle Arti Applicate, Museo della Grande Guerra, Pinacoteca, Biblioteca, Archivio Storico Provinciale), da collezioni private e prestigiose istituzioni museali europee (Fondazione Musei Civici di Venezia, Wien Museum, Kunsthistorisches Museum e Museum für Angewandte Kunst, Liechtenstein Museum, Vienna, Polo Museale Fiorentino, Museo della città di Roma e molte altre).
I protagonisti dello stile
Nel 2004 “Roberto Capucci. Creatività oltre i confini della moda” ha rappresentato, con i 110 abiti esposti, una delle più importanti mostre dedicate al maestro. La rassegna, con taglio cronologico, è stata allestita a Palazzo Attems Petzenstein (abiti, abiti scultura, sculture tessili) e Borgo Castello (produzione grafica). Tra i pezzi più importanti esposti, si ricorda la serie di sculture tessili realizzate per la Biennale di Venezia del 1995, l’edizione del Centenario, e Oceano, creato per l’Expo di Lisbona del 1998. Nel 2018 a Borgo Castello una nuova mostra ha esplorato una delle fonti di ispirazione di Capucci, il mondo floreale, ispirazione che lo accomuna al fotografo Massimo Gardone: “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Nel 2006 è stata la volta di “Caleidoscopio Missoni”, dedicata all’opera di una famiglia di creativi che ha fatto e fa la storia del made in Italy, creando un marchio che è tuttora ambasciatore dello stile italiano nel mondo. La mostra, allestita a Palazzo Attems Petzenstein, era concepita come un fuoco d’artificio di installazioni basate sull’illusionismo ottico dei motivi grafici e i cromatismi che costituiscono la sigla distintiva di Missoni. Il fulcro della mostra era costituito dalla serie completa di arazzi creati dalla vena artistica di Ottavio Missoni, presentati con le modalità più spettacolari.
Un diverso made in Italy
È quello rappresentato dalla Sartoria Tirelli, un vero “Atelier degli Oscar”, fucina di costumi cinematografici straordinari, così determinanti nella costruzione dei personaggi da identificarsi con essi in modo inscindibile. Merito di una grande artigianalità e del genio di costumisti del calibro di Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Ann Roth, Milena Canonero.
La mostra più recente
… e forse anche la più originale: “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della collezione Manavello”. L’Orientalismo è un fenomeno ben conosciuto nella storia dell’arte, non così il fenomeno speculare. I kimono della collezione Manavello costituiscono evidenza del fatto che gli artisti giapponesi della prima metà del Novecento erano aggiornati sui contemporanei sviluppi delle arti figurative in Occidente, tanto da decorarne il capo che rappresenta l’essenza stessa della tradizione.
Giorni e orari di apertura:
Da martedì a domenica dalle 9.00 alle 18.30 (la biglietteria chiude mezz’ora prima)
Chiuso il lunedì
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alla mostra e per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Icom; soci Coop; soci Cec).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alla mostra, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche il Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Accessibilità:
La mostra è parzialmente accessibile ai disabili.
Prenotazione visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Mostra ''Il merletto a Gorizia''
Venerdì 1 giugno è stata inaugurata e rimarrà visitabile fino al 10 giugno “Il merletto a Gorizia”, mostra nella quale si possono ammirare le opere partecipanti al Concorso Internazionale “Il Merletto a Gorizia” intitolato “Punti e contrappunti” e quelle della sezione ragazzi dal titolo “Musica e merletto”. L'esposizione, ospitata nelle sale dei Musei Provinciali di Borgo Castello, è stata organizzata dalla Scuola merletti di Gorizia in collaborazione con Erpac e presenta, oltre a quelli citati, anche dei prestigiosi lavori provenienti da Francia, Repubblica Ceca e Russia.keyboard_arrow_right
Si possono così apprezzare opere provenienti dall’Hotel de la Dentelle di Brioude (Francia), con esempi tipici del merletto Cluny, quelle realizzate dall’artista ceca Iva Proškova e dai suoi allievi e gli abiti in merletto messi a punto dagli studenti della Higher School of folk arts Academy di San Pietroburgo (Russia). -
Domeniche d'inverno al Museo in Friuli Venezia Giulia
ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia aderisce al progetto regionale “Domeniche d’inverno al Museo in Friuli Venezia Giulia”, garantendo l’ingresso gratuito del pubblico nei musei da esso gestiti tutte le domeniche dei mesi di gennaio e febbraio 2020.keyboard_arrow_right
L’iniziativa culturale auspica la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale come leve per il potenziamento dell’offerta turistica e della crescita della Regione.
Il Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC prevederà nelle sue sedi per le giornate di domenica i seguenti orari di apertura.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “Vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 18.30
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0481 533926
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 – Gorizia
Pinacoteca.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0481 547541
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
GALLERIA REGIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Via Marziano Ciotti, 51 – Gradisca d’Isonzo
Mostra “Che bellezza! Che finura! Miela Reina + Luigi Spazzapan. Relazioni d’arte”.
Orario di apertura dal mercoledì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0481 960816
@: galleriaspazzapan@regione.fvg.it
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0434 833275
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Il progetto è realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con ERPAC - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia e le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della Venezia Giulia e di Pordenone e Udine. -
Ritorna in funzione il torcitoio settecentesco del Museo della Moda di Gorizia
Nei giorni scorsi il prezioso torcitoio di metà Settecento conservato al Museo della Moda di Gorizia è stato sottoposto a un importante “check up”. Visto che da tempo non veniva azionato, l’Erpac FVG, che gestisce il Museo, ha infatti voluto verificarne il funzionamento chiamando due esperti del settore, Flavio Crippa, progettista di macchine tessili e direttore del Museo della Seta di Garlate; e Salvatore Sutera, già direttore del Museo della Scienza e Tecnologia di Milano e autore di diverse pubblicazioni sulle macchine di Leonardo da Vinci.keyboard_arrow_right
Per azionarlo si è reso necessario che qualcuno entrasse all’interno del torcitoio e, camminando all’indietro, facesse muovere i rocchetti. Di questo si è occupato Crippa che, alla presenza del direttore del Museo, Raffaella Sgubin, ha verificato che il macchinario è perfettamente funzionante e in ottimo stato di conservazione. Sutera, invece, ha ricordato che Leonardo da Vinci realizzò alcune modifiche ai primi torcitoi arrivati in Europa, permettendo così di aumentare la produzione di seta.
Il torcitoio è stato poi pulito e richiuso nella teca trasparente in cui è conservato per consentire ai visitatori di ammirarlo.
Il torcitoio circolare del Museo della Moda di Gorizia è un vero e proprio gioiello tecnologico, molto comune tra Medioevo e Settecento, ma ormai unico superstite della sua categoria. Giovanni Cossar lo acquistò da Luigi Stua di Cormons nel 1913. Durante il primo conflitto mondiale, con Gorizia in prima linea e sanguinosamente contesa, gli austriaci pensarono di smontarlo e metterlo in salvo a Vienna. Tuttavia la città fu conquistata dagli italiani il 9 agosto 1916 e il prezioso macchinario prese la strada per Firenze, da cui tornò a Gorizia alla fine della guerra. -
Ingresso gratuito ai Musei Provinciali di Gorizia
Come ogni prima domenica del mese anche domenica 1° luglio l'ingresso ai Musei Provinciali di Gorizia sarà gratuito.keyboard_arrow_right
BORGO CASTELLO 13, orario 9.00-19.00. Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione archeologica e mostra “Gli alberi di San Martino del Carso” (che sarà aperta fino al 16 settembre, con orario 9.00-19.00, chiuso lunedì).
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN, Piazza De Amicis 2, orario 10.00-18.00; Pinacoteca e mostra “Sergio Altieri. Il colore appassionato. Opere 1949 - 2018”. Alle 16.00 ci sarà la visita guidata gratuita alla mostra; la mostra è stata prorogata al 19 agosto (orario 10.00-18.00, chiuso lunedì; sabato e domenica ore 16.00 visita guidata compresa nel biglietto). -
La riapertura della mostra "Vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate"
La mostra "Vent'anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate", sospesa per circa tre mesi a causa dell'emergenza sanitaria, riapre al pubblico dal 26 maggio e sarà visitabile fino al 2 agosto 2020 con specifiche misure di sicurezza.keyboard_arrow_right
Giorni e orari di apertura:
Da martedì a domenica dalle 9.00 alle 18.30 (la biglietteria chiude mezz’ora prima)
Chiuso il lunedì
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alla mostra e per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Icom; soci Coop; soci Cec).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alla mostra, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche il Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Accessibilità:
La mostra è parzialmente accessibile ai disabili. -
Musei e mostra ad ingresso gratuito
Domenica 7 giugno 2020, prima domenica del mese, le sedi museali e la mostra in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “Vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00 (sono ammessi 25 visitatori per volta)
Tel: +39 0481 533926 / +39 0481 385228
@: borgocastellogorizia@gmail.com
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 – Gorizia
Pinacoteca.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00 (sono ammessi 30 visitatori per volta)
Tel: +39 0481 385335
@: palazzoattemspetzenstein.go@gmail.com
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00 (sono ammessi 30 visitatori per volta)
Tel: +39 0434 833275
@: usceri.museo.penzi@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00 (sono ammessi 30 visitatori per volta)
Tel: + 39 0427 77014
@: museo@comune.cavassonuovo.pn.it
GALLERIA REGIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Via Marziano Ciotti, 51 – Gradisca d’Isonzo
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (sono ammessi 18 visitatori per volta)
Tel: +39 0481 960816
@: galleriaspazzapan@regione.fvg.it
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Inaugurazione mostra “Gli Alberi di San Martino del Carso”
Venerdì 29 giugno 2018 ore 18.00 si svolgerà, presso il Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13) l'inaugurazione della mostra “Gli Alberi di San Martino del Carso”.keyboard_arrow_right
Nella mostra vengono esposti per la prima volta insieme l’Albero Isolato di Valloncello e l’Albero Storto, due reliquie presenti nelle trincee di fronte a San Martino del Carso; gli alberi, simbolo di resistenza e sofferenza dei soldati inquadrati nel 46° reggimento di Szeged e del 61° reggimento di Timisoara, sono oggi custoditi in Ungheria e Romania, e la mostra di Gorizia rappresenta l’ ultima tappa di una mostra itinerante che li ha portati a Oradea (Romania) e Budapest (Ungheria).
Ulteriori informazioni sulla pagina dedicata alla mostra. -
Workshop di tessitura: fili lucenti
ERPAC e l’Associazione Culturale “Noi…dell’arte” organizzano il workshop di tessitura: fili lucenti; un appuntamento all’insegna della creatività per conoscere le caratteristiche della tessitura tradizionale, osservando le produzioni della seta esposte al Museo della Moda e delle Arti Applicate.keyboard_arrow_right
Tessere a mano fili di pura seta sarà il tema del laboratorio tenuto dall’insegnante Antonella Pizzolongo.
Sabato 8 settembre dalle 10 alle 18
Museo della Moda e delle Arti Applicate, Borgo Castello 13, Gorizia
Info e prenotazioni
tel: +39 347 1733342
@: noidellarte@libero.it -
Aperture delle sedi ERPAC a Ferragosto
Una ricca offerta culturale è quella che l’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia propone anche quest’anno nella giornata di sabato 15 agosto.keyboard_arrow_right
Mostre temporanee, visite guidate gratuite, aperture straordinarie e tanto altro ancora per chi ama trascorrere il suo tempo in compagnia di arte, moda, storia e tradizione.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 533926
@: borgocastellogorizia@gmail.com
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e giardino
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 385335
@: palazzoattemspetzenstein.go@gmail.com
MAGAZZINO DELLE IDEE
Corso Cavour, 2 – Trieste
Mostra “OxE FVG”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 040 3774783
@: info@magazzinodelleidee.it
FARO DELLA VITTORIA
Strada del Friuli, 141 - Trieste
Orario di apertura dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821210
@: farodellavittoria@regione.fvg.it
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Visita guidata gratuita alle ore 16.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0434 833275
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
@: usceri.museo.penzi@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Tel: +39 0427 77014
@: info@museodellemigrazione.it
GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI SPAZZAPAN
Palazzo Torriani, via Marziano Ciotti, 51 - Gradisca d'Isonzo
Mostre “Ritorno al colore” e “Le sette opere di Luigi Spazzapan del comodato Corgnati”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 0481 960816
@: galleriaspazzapan@regione.fvg.it
VILLA MANIN
Piazza Manin, 10 - Passariano di Codroipo
Sala Esposizioni, Barchessa di Levante
Mostra “Angiolino. La guerra di un pittore cantastorie”
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 19.00
Per informazioni:
Tel: +39 0432 821211
@: info@villamanin.it
Le aperture avverranno in tutta sicurezza, ma si invitano i visitatori a rispettare le regole indicate dal personale e dagli avvisi esposti nelle diverse sedi, con particolare riferimento al Covid-19.
Per informazioni specifiche si prega di contattare direttamente le sedi. -
Aperture straordinarie Musei Borgo Castello e Palazzo Attems
A partire dall’8 febbraio i Musei di Borgo Castello e Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia, apriranno al pubblico anche il lunedì, giornata solitamente di chiusura settimanale.keyboard_arrow_right
Lo ha deciso l’Erpac FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia che gestisce le due strutture, al fine di ovviare alle chiusure nei fine settimana imposte dalla normativa anti-Covid.
Si ricorda che a Palazzo Attems Petzenstein è in corso (fino al 28 aprile) “Vienna 1900. Grafica e design”, mostra che ripercorre le forme d'arte di molti artisti della cosiddetta “Secessione viennese” e, in particolare, Josef Maria Auchentaller, nato a Vienna ma che trascorse buona parte della vita a Grado, dove morì nel 1949. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.
A Borgo Castello, invece, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sono aperti il Museo della Grande Guerra e il Museo della Moda e delle Arti Applicate. -
Giornata Internazionale dei Musei
Giornata Internazionale dei Musei - Ingresso Gratuitokeyboard_arrow_right
Oggi martedì 18 maggio si celebra la Giornata Internazionale dei Musei 2021. Per l’occasione, l'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia propone l'ingresso gratuito nella sede del Museo della Grande Guerra e del Museo della Moda e delle Arti applicate di Borgo Castello a Gorizia. -
Presentazione dei lavori di riqualificazione dei giardini dei Musei di Borgo Castello e della nuova videoinstallazione nel percorso del Museo della Grande Guerra
I giardini dei Musei Provinciali, uno dei luoghi più suggestivi di Borgo Castello, nei prossimi giorni verranno restituiti ai goriziani, in una vesta nuova e più fruibile. Grazie infatti a una serie di lavori di pulizia, piantumazione e sistemazione di panchine, manufatti e spazi pavimentati, i giardini si presentano ora come un ambiente espositivo a cielo aperto, da cui godere sia del verde circostante sia del panorama sul resto della città.keyboard_arrow_right
I lavori rientrano nel progetto Walk of Peace, programma europeo interreg Italia/Slovenia, di cui fanno parte ERPAC FVG e vari partner sloveni e veneti e che mira a uno sviluppo sostenibile del patrimonio della prima guerra mondiale tra le Alpi e l'Adriatico. Costo complessivo dell’opera 260mila euro, di cui 150mila finanziati da fondi europei e 110mila da fondi di bilancio dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia.
I giardini saranno fruibili negli orari di apertura dei Musei Provinciali e saranno accessibili anche alle persone con una limitata capacità motoria. Nelle prossime settimane, inoltre, verranno aggiunti dei manufatti lapidei che si riferiscono alla Grande Guerra, tra cui una scultura raffigurante un soldato della territoriale austriaca e due cippi italiani.
All’inizio dei lavori l’area si presentava come una superficie incolta, dove si erano sviluppate erbacee infestanti, arbusti e alberature spontanee. Il progetto quindi ha puntato prima su una pulizia di queste specie vegetali, per poi riorganizzare l’area con nuove piantumazioni collocate nella parte prospiciente l’edificato. Una scelta non casuale, che da un lato nobilita la facciata dell’edificio e ne determina una sorta di nuovo basamento, mentre dall’altro lascia libera la vista verso la città di Gorizia, così da garantire una sorta di belvedere.
Oltre ai lavori di riqualificazione dei giardini, verrà presentata una nuova videoinstallazione interattiva presente nel percorso del Museo della Grande Guerra. Realizzata da Cameranebbia di Milano, la videoinstallazione prende in considerazione il percorso umano e artistico di sei artisti del Goriziano, Italico Brass, Luigi Spazzapan, Veno Pilon, Sofronio Pocarini, Ivan Čargo, Bruno Ernesto Cossar(o), e ne segue le vicende: austro-ungarici per nascita, durante la prima guerra mondiale vestono divise differenti, se ne vanno altrove per necessità o per scelta.
La videoinstallazione scompone e ricompone le opere di questi artisti offrendo un punto di vista diverso per conoscere la loro vita e le loro opere. Un sistema interattivo offre al visitatore degli approfondimenti fruibili in italiano, sloveno e inglese. La realizzazione è frutto della collaborazione con l’Accademia slovena di scienze e arti di Lubiana ed è stata resa possibile dal contributo di istituzioni italiane e slovene, che hanno permesso la riproduzione delle opere delle loro collezioni, nello specifico la Pilonova galerija di Ajdovščina, il Goriški muzej, i Civici Musei di Udine, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, la Galleria d'arte moderna e contemporanea di Roma, l'Archivio di Stato di Gorizia.
La presentazione dei lavori e della nuova videoinstallazione nel percorso del Museo della Grande Guerra, avrà luogo venerdì 2 luglio alle 18.30, direttamente nell’area interessata. Seguirà un brindisi.
L’accesso alla presentazione sarà limitata ai soli invitati. -
Visite guidate gratuite ai giardini di Erpac Fvg
Sabato 11 e domenica 12 settembre sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite ai giardini di Erpac Fvg a Villa Manin - Passariano di Codroipo, Palazzo Altan - San Vito al Tagliamento e Borgo Castello - Gorizia. Di seguito le indicazioni con le specifiche modalità di partecipazione:keyboard_arrow_right
VILLA MANIN
Passariano di Codroipo
Sabato 11 settembre ore 14.30: Visita guidata al Parco con Giancarlo Stasi di ERSA FVG (partenza dal bookshop).
Domenica 12 settembre ore 14.30: Visita guidata alla Villa con Edi Miculan (Erpac FVG).
Per partecipare non è necessaria la prenotazione
Informazioni: 0432 821210; info@villamanin.it
PARCO DI PALAZZO ALTAN
San Vito al Tagliamento
Sabato 11 e domenica 12 settembre ore 9.30: Visita guidata al Parco (max 15 persone) a cura della cooperativa Guarnerio.
Per partecipare è richiesta la prenotazione
Prenotazioni: 348 1304726; didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
IL GIARDINO DELL’INCONTRO
Borgo Castello, Gorizia
Ore 18.30: Animazione danzata a cura di a.ArtistiAssociati
Per partecipare è richiesta la prenotazione
Informazioni: 0481 385228
Prenotazione 11 settembre: https://bit.ly/3zJnK12
Prenotazione 12 settembre: https://bit.ly/3jCDpcZ
Si potrà prenotare anche scrivendo a: comunicazione.erpac@regione.fvg.it
Dalle ore 20.15: Proiezione sulla facciata dei Musei Provinciali di un viaggio interattivo attraverso la vita e le opere di sei artisti: Italico Brass, Luigi Spazzapan, Veno Pilon, Sofronio Pocarini, Ivan Čargo, Bruno Ernesto Cossar.
Alle 20.30 – 20.45 – 22 – ore 22.15: Visite guidate gratuite al Museo della Grande Guerra (max 6 persone).
Prenotazioni: 348 1304726; didatticamusei.erpac@regione.fvg.it;
* Per partecipare alle visite guidate sarà necessario possedere il Green Pass o un documento attestante l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti all’evento per cui si richiede la partecipazione. -
L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone
Attenzione: la mostra è stata prorogata fino al 5 maggio.keyboard_arrow_right
Si inaugura il 13 settembre alle ore 18 la mostra L’atelier dei fiori, con la partecipazione straordinaria del maestro Roberto Capucci, uno dei padri fondatori della moda italiana e figura di straordinario rilievo nel panorama artistico e culturale. L’evento, dopo l’esordio a Villa Manin (marzo - maggio 2018) è la seconda tappa di un percorso itinerante sotto la regia dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci. Se a Villa Manin la cornice era quella floreale della manifestazione “Il giardino del Doge” e degli spazi espositivi appena inaugurati, a Gorizia la cornice è quella del Museo della Moda e delle Arti Applicate.
L’infinità delle forme e dei colori del mondo vegetale affascina l’uomo dall’inizio dei tempi, rappresentando al contempo una fonte di ispirazione artistica molto frequentata e particolarmente vocata a stabilire collegamenti trasversali e interazioni tra le arti.
Dal regno di Flora Roberto Capucci ha tratto sovente ispirazione, a volte esplicita fin dal nome delle sue creazioni, come Bocciolo di rosa, Calla, Tulipano o Bouganville, e perseguita con evidenti affinità di forma. Altre volte il fiore si posa sulla superficie del vestito, costellando l’intero capo (Primavera, ispirato a Botticelli) oppure una parte, come il corpino di un poetico abito da sposa, o magari dei dettagli, come scollo e maniche del sontuoso abito da sera viola appartenuto a Valentina Cortese.
Massimo Gardone si accosta al mondo floreale con l’obiettivo fotografico e una sensibilità raffinatissima. Delle corolle evidenzia la natura eterea, accentuata dal grafismo delle impercettibili nervature che le percorrono. Gardone del fiore cattura l’essenza, distilla la bellezza nella sua forma più pura.
La mostra nasce dall’incontro tra i fiori eterei di Massimo Gardone e quelli materici di Roberto Capucci, che si sostanziano in serici velluti, rasi e taffetas. Un incontro casuale di due sensibilità artistiche molto affini, di due linguaggi diversi che trovano nel confronto una inattesa armonia.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00.
Chiuso il lunedì.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alla mostra e per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alla mostra, al Museo della moda, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche il Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Prenotazione visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili. -
Alessandra Celletti – Mini Piano Tour Experience in Friuli Venezia Giulia
Tre appuntamenti in musica con la pianista Alessandra Celletti, che dal 28 settembre al 2 ottobre presenterà, tra Gorizia e Gradisca d’Isonzo, il suo trittico musicale “1, 2, 3 concerti oltre i confini”.keyboard_arrow_right
I tre concerti sono la continuazione di un viaggio, iniziato proprio quest’anno, durante il quale la pianista romana ha portato la sua musica lungo i corsi d'acqua del Friuli Venezia Giulia, un viaggio che si conclude lungo l’Isonzo, in alcuni tra i luoghi più emblematici di questo territorio: il Parco Basaglia e i castelli di Gorizia e Gradisca.
Per l’occasione la pianista romana proporrà brani tratti dai suoi ultimi due album (Love Animals e Experience), oltre che dal suo vastissimo repertorio, che comprende richiami a Philip Glass, John Cage, Erik Satie.
Di seguito il programma dei tre concerti.
Martedì 28 settembre alle 6 del mattino, al Parco Basaglia - Giardino del Centro di salute mentale di Gorizia: “di a da in con su per tra fra… Gigi”, concerto solo su invito dedicato alla memoria di Luigi “Gigi” Casalboni. In caso di maltempo il concerto si terrà nella palestra del Parco Basaglia (via Vittorio Veneto 174).
Mercoledì 29 settembre alle 18.30, al Giardino dell’incontro dei Musei Provinciali di Borgo Castello a Gorizia: “Experience”, concerto gratuito con prenotazione (posti limitati). In caso di maltempo il concerto si terrà al Kulturni Dom (via Italico Brass 20).
Sabato 2 ottobre alle 6 del mattino, al Parco del Castello di Gradisca d’Isonzo: “Love Animals”, concerto gratuito con prenotazione (posti limitati); gli spettatori sono invitati a fornirsi di telo, tappetino o sedia pieghevole per assistere. In caso di maltempo il concerto si terrà nella Sala Bergamas (via Antonio Bergamas 1).
I concerti sono tutti a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per le prenotazioni è possibile utilizzare la piattaforma Eventbrite: per il concerto del 29 settembre alle ore 18.30 https://www.eventbrite.it/e/174105643667; per il concerto di Gradisca d’Isonzo del 2 ottobre alle ore 6 https://www.eventbrite.it/e/174140999417
È possibile prenotare anche scrivendo a: agoregorizia@gmail.com; oppure al 335/8217990 (WhatsApp o sms), specificando data del concerto, nome, cognome e numero telefonico dei partecipanti.
L’accesso è consentito nel rispetto delle vigenti misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. -
Inaugurazione mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
Si inaugura il 13 settembre alle ore 18 la mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”, con la partecipazione straordinaria del maestro Roberto Capucci, uno dei padri fondatori della moda italiana e figura di straordinario rilievo nel panorama artistico e culturale. L’evento, dopo l’esordio a Villa Manin (marzo - maggio 2018) è la seconda tappa di un percorso itinerante sotto la regia dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci. Se a Villa Manin la cornice era quella floreale della manifestazione “Il giardino del Doge” e degli spazi espositivi appena inaugurati, a Gorizia la cornice è quella del Museo della Moda e delle Arti Applicate.keyboard_arrow_right
L’infinità delle forme e dei colori del mondo vegetale affascina l’uomo dall’inizio dei tempi, rappresentando al contempo una fonte di ispirazione artistica molto frequentata e particolarmente vocata a stabilire collegamenti trasversali e interazioni tra le arti.
Dal regno di Flora Roberto Capucci ha tratto sovente ispirazione, a volte esplicita fin dal nome delle sue creazioni, come Bocciolo di rosa, Calla, Tulipano o Bouganville, e perseguita con evidenti affinità di forma. Altre volte il fiore si posa sulla superficie del vestito, costellando l’intero capo (Primavera, ispirato a Botticelli) oppure una parte, come il corpino di un poetico abito da sposa, o magari dei dettagli, come scollo e maniche del sontuoso abito da sera viola appartenuto a Valentina Cortese.
Massimo Gardone si accosta al mondo floreale con l’obiettivo fotografico e una sensibilità raffinatissima. Delle corolle evidenzia la natura eterea, accentuata dal grafismo delle impercettibili nervature che le percorrono. Gardone del fiore cattura l’essenza, distilla la bellezza nella sua forma più pura.
La mostra nasce dall’incontro tra i fiori eterei di Massimo Gardone e quelli materici di Roberto Capucci, che si sostanziano in serici velluti, rasi e taffetas. Un incontro casuale di due sensibilità artistiche molto affini, di due linguaggi diversi che trovano nel confronto una inattesa armonia. -
ApritiModa
In occasione di ApritiModa, sabato 23 e domenica 24 ottobre, l’ingresso al Museo della Moda e delle Arti applicate di Gorizia sarà gratuito!keyboard_arrow_right
Durante la manifestazione, alle 10 e alle 16, sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite, per un massimo di 15 persone e su prenotazione
telefonando al numero 348 1304726 oppure scrivendo a didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Dal 2017 ApritiModa per un week end all’anno porta il pubblico alla scoperta dei luoghi più nascosti e segreti del mondo della moda, là dove si nascondono la creatività, il genio e il nostro saper fare, la massima espressione del Made in Italy.
Anche quest’anno il nostro Museo della Moda di Gorizia partecipa al progetto inserendo nel percorso le Case Dornberg, Tasso e Formentini a Borgo Castello – che sovrastano il cuore della città – al cui interno si trovano incredibili collezioni di abiti, gioielli, guanti e borsette dal ‘700 al ‘900. Una sezione del Museo è dedicata alle attività artigianali della tradizione, dalla bottega del calzolaio al cappellaio, fino alla tradizione del merletto a fuselli, prezioso ornamento goriziano del Seicento. Righe, quadri e fiori il fil rouge tematico dell’esposizione.
L’ingresso alla Museo potrà avvenire previa esibizione del Green Pass o di un documento che attesti un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. -
Ingresso gratuito ai Musei Provinciali di Gorizia
L’ingresso alle sedi museali goriziane (Borgo Castello 13 e Palazzo Attems Petzenstein) sarà gratuito neikeyboard_arrow_right
giorni 22-23 settembre (Giornate europee del patrimonio) e 27-30 settembre (Gusti di frontiera).
In occasione delle Giornate europee del patrimonio l’offerta di visite guidate gratuite è concentrata a Borgo Castello con un doppio appuntamento.
22 e 23 settembre:
• h 11.00 L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone
• h 16.00 Museo della Grande Guerra e mostra Gli alberi di San Martino del Carso
Per Gusti di frontiera, invece, l’offerta di visite guidate gratuite si concentra su Palazzo Attems Petzenstein dove sarà in corso una nuova mostra.
27, 28, 29 e 30 settembre:
• h 16.00 Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane. 1900-1950 -
Percorso alternativo per raggiungere Borgo Castello
In occasione dell’evento “Gusti di Frontiera”, da martedì 25 settembre a fine lavori (presumibilmente 1°ottobre), l’accesso alla sede ERPAC di Borgo Castello 20 con gli automezzi avverrà esclusivamente da Via del Colle, con senso alternato previa attivazione di un semaforo temporaneo. Il parcheggio di Piazzale Seghizzi rimane accessibile.keyboard_arrow_right
Si veda la cartina allegata con il percorso evidenziato. -
Un'acquasantiera del Settecento nella collezione delle Orsoline ai Musei Provinciali di Gorizia
Un nuovo prestigioso pezzo è andato ad aggiungersi nei giorni scorsi alla collezione delle Madri Orsoline acquistata circa due anni fa da Erpac FVG e allestita in maniera permanente ai Musei Provinciali di Borgo Castello a Gorizia.keyboard_arrow_right
Si tratta di un’acquasantiera realizzata dallo scultore goriziano Ermacora Bensa, a cui nell’aprile del 1748 era stata commissionata da madre Giovanna Eleonora Prata, priora del Monastero di Sant’Orsola di Gorizia. L’opera andò poi ad abbellire la chiesa del monastero, sopravvivendo anche alle distruzioni della Prima guerra mondiale. Con una forma “a fusto”, l’acquasantiera si presenta decorata “a fette di melone” e sostenuta da un piedistallo a colonna.
Dopo l’acquisto da parte di Erpac FVG, l’acquasantiera aveva bisogno di un restauro conservativo e di una pulitura. Per cui, con l’approvazione del progetto di restauro da parte della Soprintendenza regionale, è stata affidata alle mani esperte della ditta Malvestio Diego & C. di Concordia Sagittaria (VE), il cui titolare è iscritto nell’elenco degli abilitati al restauro di beni culturali nel settore dei materiali lapidei, musivi e derivati.
Per quanto riguarda l’autore dell’acquasantiera, lo scultore goriziano Ermacora Bensa, si sa che era fratello del più prolifico Francesco e che collaborò con Giuseppe Percivale nella realizzazione degli altari laterali della chiesa parrocchiale di Mariano del Friuli e di altri altari nelle parrocchie di Chiopris e Turriaco, tutte opere, nell’impostazione decorativa, di stretta osservanza “pacassiana”. È plausibile però che abbia realizzato altre opere nell’Isontino e dintorni, non solo nel campo dell’altaristica, ma anche in quello della produzione di sculture a soggetto sacro e profano. -
Enzo Valentinuz. Carso non solo pietre
Ricordare la Grande Guerra evocandola con i materiali che ha lasciato sul terreno: schegge di pietra, frammenti di filo spinato, ma soprattutto memorie, trasformate nella speranza che quanto successo non si ripeta. Sono questi i presupposti alla base di “Carso: non solo pietre”, la personale di Enzo Valentinuz ospitata nelle sale espositive dei Musei Provinciali di Borgo Castello come omaggio a uno degli eventi che hanno maggiormente segnato l'età contemporanea. La mostra, realizzata da Erpac in collaborazione con l'associazione culturale Lapis e curata dal critico Diego Collovini, propone alcune delle creazioni più recenti del Maestro che da diverso tempo, dopo aver sperimentato la tecnica del graffito su intonaco, ha accolto le pietre come materiale artistico di grande significato simbolico. Pazientemente raccolte nel corso di solitarie escursioni, le schegge del Carso vengono usate per costruire dei percorsi della memoria che evocano i muretti a secco dell'altopiano triestino, ma possono anche fingere i caduti martoriati dallo scoppio delle granate o alludere agli aquiloni dei bambini il cui volo è stato spezzato dal rumore delle mitragliatrici. Altre volte il significato assunto da queste pietre si alleggerisce soffermandosi sulla riflessione indotta da oggetti apparentemente neutri come le finestre, la cui chiusura o apertura diviene metafora dell'atteggiamento individuale nei confronti del mondo e degli altri. Ma il pensiero può anche divenire più personale e condurre indietro nel tempo: agli anni della scuola in particolare, quando il desiderio maggiore era bearsi del possesso di una scatola di colori comprendente tutto l'arcobaleno. Originario di Romans d'Isonzo, dove vive e opera, allievo di Cesare Mocchiutti all'Istituto Statale d'Arte di Gorizia e successivamente studente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, con questa mostra Valentinuz conferma la propria capacità di ascoltare le storie che il territorio non cessa di narraree che possono assumere un significato di portata universale.keyboard_arrow_right -
Presentazione del volume "Dalle cronache delle Madri Orsoline" di Vanni Feresin
Venerdì 9 settembre – alle ore 18, nel Giardino dell’Incontro di Borgo Castello (in caso di maltempo in Casa Morassi, Borgo Castello 20) si terrà la presentazione, organizzata da Erpac FVG, del libro “Dalle cronache delle Madri Orsoline, omaggio a 350 anni dalla fondazione del Monastero di Gorizia”, ultima fatica editoriale dello storico e archivista goriziano Vanni Feresin.keyboard_arrow_right
Nel corso della presentazione la professoressa Cinzia Beltrame Donda leggerà alcuni passi significativi del volume.
Edito dal Centro per la Conservazione e la Valorizzazione delle Tradizioni Popolari – Borgo San Rocco, il volume è dedicato alla plurisecolare presenza delle Madri Orsoline a Gorizia, attraverso trenta racconti che coprono 250 anni della storia del convento e che provengono dalla ricopiatura di alcune decine di pagine dei primi libri delle Cronache delle Madri Orsoline a partire dal 1672.
Questi documenti sono oggi custoditi nell’Archivio della Curia Arcivescovile di Gorizia e sono parte fondamentale dell’Archivio Storico del Monastero della Madri Orsoline di Gorizia. Per il volume sono scelti racconti tra il 1672 e il 1922, anno in cui il Monastero venne spostato dalla sua originaria sede nel centro cittadino a una zona più periferica. Accanto ai commenti che inquadrano il periodo storico, si trova il testo originale proposto dalla penna delle varie croniste, mantenendo scrittura, sintassi e punteggiatura coeva. Il libro è dedicato a suor Concetta Salvagno, custode dei tesori del monastero e delle memorie, la quale ebbe la grande intuizione della salvaguardia e valorizzazione dell’archivio storico e della biblioteca. -
Ingresso gratuito ai Musei Provinciali di Gorizia
Come ogni prima domenica del mese, anche domenica 7 ottobre 2018 le sedi museali di Borgo Castello e di Palazzo Attems Petzenstein dei Musei Provinciali di Gorizia garantiranno l’ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
Sarà questo l’ultimo weekend utile per visitare la sezione "L'ornamento scintillante" del Museo della Moda e delle Arti Applicate (Borgo Castello, 13), che molto presto cambierà il suo allestimento per far spazio ad un nuovo stimolante tema. Ancora pochi giorni, quindi, per ammirare gli spettacolari abiti confezionati dalla maison parigina delle sorelle Callot e quelli appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein, e per meravigliarsi di fronte ai vari espedienti per fare brillare le vesti, di volta in volta al chiarore delle candele, dei lumi a petrolio, a gas o, infine, della luce elettrica con paillettes, strass, perline di vetro e filati metallici.
Borgo Castello, 13 - Gorizia (GO)
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica e mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Palazzo Attems Petzenstein
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia (GO)
Pinacoteca e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 11.00 concerto con ingresso gratuito “Un aperitivo classico a Palazzo Attems. Emozione e razionalità”.
Alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: musei.erpac@regione.fvg.it -
Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo F@Mu 2018
Anche quest’anno torna la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo: un appuntamento annuale per invitare i bambini ed anche i loro genitori a scoprire le bellezze di tanti Musei e siti archeologici. I Musei Provinciali di Gorizia, che da qualche anno aderiscono a questa iniziativa, propongono visite guidate gratuite alla mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”, che si terranno domenica 14 ottobre alle ore 12.00 e alle ore 17.00, presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate (Borgo Castello, 13).keyboard_arrow_right
Il tema di quest’anno è “PICCOLO ma PREZIOSO!”: abbiamo scelto, quindi, di puntare la nostra attenzione sui fiori, a cui spesso nessuno di noi presta attenzione, ma che hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita, soprattutto in queste giornate in cui si parla dei cambiamenti climatici che stanno colpendo il nostro pianeta. La rosa, la peonia e l’orchidea sono le protagoniste della mostra “L’atelier dei fiori”, in cui gli abiti di Roberto Capucci dialogano con le immagini di Massimo Gardone. Capucci, che ama molto i fiori e la natura, è riuscito a realizzare con la seta capolavori che ricordano nelle forme i petali e i colori dei fiori, e ha trovato nella foto di Massimo Gardone un ottimo alleato per farci cogliere alcuni dettagli degli abiti.
In occasione della Giornata, i Musei Provinciali di Gorizia propongono inoltre alle ore 16.00 una visita guidata gratuita alla mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”, a cura di Musaeus Società Cooperativa, presso Palazzo Attems Petzenstein.
Le visite guidate alle mostre saranno gratuite con ingresso a pagamento.
Borgo Castello, 13 - Gorizia (GO)
- Museo della Grande Guerra
- Museo della Moda e delle Arti Applicate
- Collezione Archeologica
- Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Biglietti d'ingresso (biglietto unico per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito).
Palazzo Attems Petzenstein
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia (GO)
Pinacoteca e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Biglietti d'ingresso:
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito).
Per chi volesse visitare sia la Pinacoteca che i musei di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra, Museo della moda, Collezione Archeologica) comprese le mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo:
- intero 7€
- ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Presentazione del Ricettario delle Orsoline
Mercoledì 14 dicembre alle ore 18, nella sala conferenze dei Musei Provinciali di Borgo Castello, si terrà la presentazione del Ricettario delle Madri Orsoline. Interverranno Carlo del Torre, Michela Fabbro e Roberto Zottar.keyboard_arrow_right
Ristampato dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia in occasione del 350° dall’arrivo delle Madri Orsoline a Gorizia, il Ricettario Mitteleuropeo di Suor Antonija, edito da LEG, raccoglie 801 ricette che intrecciano tradizioni e culture dell’area centro-europea.
Concepito non come manuale di cucina, bensì nella forma di un’articolata raccolta di ricette, il manoscritto fu custodito prima in un convento sloveno, poi in un monastero italiano, ancora ai tempi della “cortina di ferro”.
Il volume è in vendita al bookshop dei Musei Provinciali di Gorizia, Borgo Castello, 13. -
Ingresso gratuito ai Musei Provinciali di Gorizia
Come ogni prima domenica del mese, anche domenica 4 novembre 2018 le sedi museali di Borgo Castello e di Palazzo Attems Petzenstein del Servizio Musei e Archivi Storici dell’ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
4 novembre 1918 - 4 novembre 2018. L’occasione del Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale suggerisce in particolare la visita al Museo della Grande Guerra, dove fotografie, documenti, oggetti e strumenti multimediali rievocano la storia e ricostruiscono la “memoria” della guerra nei suoi riflessi umani e sociali.
Borgo Castello, 13 - Gorizia (GO)
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica e mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
Palazzo Attems Petzenstein
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia (GO)
Pinacoteca e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: musei.erpac@regione.fvg.it -
Inaugurazione mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello. 1900-1950”
Sarà inaugurata martedì 20 novembre 2018 ore 18.00 presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13) la mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della collezione Manavello. 1900-1950”, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura e allo Sport dott.ssa Tiziana Gibelli e del Direttore Generale di ERPAC dott.ssa Anna Del Bianco.keyboard_arrow_right
La mostra a cura della direttrice del Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC dott.ssa Raffaella Sgubin con la collaborazione di Lydia Manavello e Roberta Orsi Landini, è interamente dedicata ai kimono prodotti in Giappone tra il 1900 e gli anni ’40, riflesso della volontà imperiale di occidentalizzare il Paese nelle loro fantasie ispirate ai movimenti d’Avanguardia, ai contemporanei fatti di storia e alle conquiste tecnologiche.
Un caleidoscopio di colori, fantasie, tecniche di decorazione e di tessitura, ispirate alla produzione tessile occidentale caratterizzano i 40 esemplari della Collezione Manavello esposti. Non solo kimono e haori (sovrakimono), ma anche obi, stampe, illustrazioni e riviste offriranno al pubblico uno spaccato inedito e sorprendente di storia culturale.
La mostra è visitabile dal 21 novembre 2018 al 17 marzo 2019.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00.
Chiuso il lunedì.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alla mostra e per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alla mostra, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche il Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Prenotazione visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello. 1900-1950
Attenzione: la mostra è stata prorogata fino al 5 maggio 2019.keyboard_arrow_right
Il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia del Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC - Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia, propone una mostra interamente dedicata ai kimono. Non kimono qualunque, ma quelli prodotti in Giappone tra il 1900 e gli anni Quaranta, pezzi che riflettono la volontà imperiale di occidentalizzare il Paese.
Così come, nel secolo precedente, il Giapponismo era deflagrato in tutta Europa, influenzando una parte significativa della produzione artistica, all’inizio del Novecento il gusto occidentale esplode in Giappone. E questa ventata di novità investe anche il capo-simbolo della tradizione: il kimono. Ai motivi tradizionali si affiancano disegni coloratissimi che richiamano, in modo puntuale, il Cubismo, il Futurismo e le altre correnti artistiche europee. C’è anche un singolare kimono che celebra il patto tripartito Roma-Berlino-Tokyo del 1940, dove la bandiera italiana è seminascosta dentro le cuciture mentre il Sol Levante e la svastica campeggiano ovunque.
Tanto è stato detto e scritto sull’Orientalismo e segnatamente sullo Japonisme, ovvero sull’influenza delle arti giapponesi su quelle europee tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento, ma poco si sa ancora dell’inverso rapporto, ovvero di quel fenomeno complesso e sfaccettato che portò talune arti giapponesi ad assimilare forme e contenuti di matrice schiettamente occidentale: avvenne con la pittura, che interpretò originalmente la lezione prospettica, ed avvenne con i kimono che, più di ogni altra forma d’arte, furono influenzati dal mutamento della società giapponese del tempo trasferendone fedelmente gli effetti sul tessuto, utilizzato alla stregua di una superficie pittorica.
Tra i pochissimi musei dedicati alla moda presenti sul territorio nazionale, il Museo della Moda di Gorizia è ora anche il primo museo italiano a indagare un particolarissimo settore dell’arte, offrendo al pubblico uno spaccato inedito e sorprendente di storia culturale.
Il periodo è uno dei più complessi e travagliati della storia giapponese, ovvero quello del passaggio da stato feudale a temuta superpotenza, culminato con il secondo conflitto mondiale.
Da un punto di vista socio-culturale, il Paese del Sol Levante visse questo lasso di tempo (fine Ottocento/anni Quaranta del Novecento) con un atteggiamento conflittuale, in bilico fra il brivido delle novità provenienti da Oltreoceano ed il rassicurante attaccamento alla tradizione.
Nell’immaginario collettivo occidentale il kimono rappresenta l’icona stessa del Giappone nella sua veste suadente di raffinatezza ed esotismo. Ma pochi sanno che una cospicua parte dei kimono prodotti entro la prima metà del Novecento, cioè i kimono Meisen, sfugge decisamente a questa categoria, adottando fantasie suggerite dai movimenti d’Avanguardia (si va dalla Secessione viennese alla Scuola di Glasgow, dal Futurismo al Cubismo, dal Divisionismo all’Espressionismo astratto di Jackson Pollock), ispirate a contemporanei fatti di storia oppure ancora alle conquiste tecnologiche, in un eccitante e quanto mai sorprendente caleidoscopio di colori, fantasie, tecniche di decorazione e di tessitura, anche queste ispirate alla produzione tessile occidentale.
La mostra presenta 40 pezzi, tra kimono e haori (sovrakimono), una selezione particolarmente significativa del contesto illustrato, per far conoscere al pubblico un settore della produzione tessile giapponese fino ad oggi poco esplorato. I capi in mostra sono vesti raffinate, destinate ad un ceto medio-alto, non confezionate per l’esportazione. Potevano essere apprezzate da persone di una certa cultura o anche semplicemente curiose o desiderose di apparire al passo con i tempi. Avevano certo tutte una visione: il loro Paese alla pari con le grandi nazioni del mondo, capace di assimilare le loro conoscenze, i loro costumi ma con l’orgoglio della propria diversità.
I 40 esemplari esposti, insieme a obi, stampe, illustrazioni e riviste, provengono da una importante collezione italiana, la Collezione Manavello. Tale collezione nel suo complesso è ben più numerosa, includendo capi da uomo, donna e bambino, sia tradizionali che non, oggetti e suppellettili attinenti all’abito e al suo contesto, quali calzature e accessori per capelli, oggetti per la cerimonia del tè, bambole e documentazione cartacea.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00.
Chiuso il lunedì.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alla mostra e per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alla mostra, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche il Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili.
Prenotazione visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “A Monfalcone il Marina Hannibal dell’architetto Mangani”
L’ERPAC – Servizio Musei e Archivi Storici propone una serie di quattro incontri dal titolo “Venerdì d’Architettura” a cura dell’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia. Il primo appuntamento, la conferenza “A Monfalcone il Marina Hannibal dell’architetto Mangani” a cura del prof. Edino Valcovich, avrà luogo venerdì 23 novembre 2018 ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13) e sarà introdotto da Diego Kuzmin.keyboard_arrow_right
È agli anni Sessanta che risale l’idea che colse il velista triestino Sergio Sorrentino (1924-2017), durante i lunghi allenamenti nello specchio di mare a sud dei cantieri di Monfalcone assieme all’amico Annibale Pelaschier (1912-1994) a preparazione delle Olimpiadi di Melbourne (1956) e Tokio (1964), per una nuova marina nel bacino di Panzano.
Acquistato il sedime di quello che allora era un acquitrino di canneti e fango, nel 1964 iniziano i lavori col progetto dell’architetto Carlo Mangani, nato a Grosseto nel 1923 e a sei anni trasferitosi con la famiglia a Fiume, per sfollare poi a Udine nel 1947. Dopo la laurea al Politecnico di Milano nel 1954, Mangani si trasferisce l’anno successivo a Stoccolma, dove collabora a lungo con il noto architetto scozzese e naturalizzato svedese Ralph Erskine (1914-2005), teorico di quella architettura organica che promuove l’armonia tra l’uomo e la natura, nella ricerca di un equilibrio tra ambiente naturale e costruito mediante l’integrazione di elementi naturali ed elementi artificiali, pratica della quale maestro fondatore è ritenuto il grande architetto americano Frank Lloyd Wright (1867-1959).
Sorrentino, ebbe modo nella sua pratica velica di frequentare i più noti centri nautici del nord Europa e non dovette perciò essere casuale la scelta di Mangani come progettista della marina, data la sua lunga permanenza in Svezia, dove Sorrentino divenne campione del mondo nel 1958.
Lo spirito dell’architettura organica traspare nelle molte ville costruite in Friuli da Mangani, con ampio uso di pietra e legno, cemento e mattoni, come pure nelle architetture della Marina Hannibal, intitolata da Sorrentino al suo compagno di regate Annibale Pelaschier. Diversamente però dalle ville friulane, più connotate da pietra a vista e citazioni wrightiane, a Panzano l’atmosfera è decisamente scandinava tanto che si percepisce il respiro di quelle architetture edificate sul Baltico, dal legno abbrunito dalla salsedine.
Il progetto di Mangani per la marina di Panzano, che dopo tanti anni non ha ancora visto la sua conclusione, peraltro auspicata dall’attuale titolare Carlo Luca Cazzaniga, si sviluppa attraverso due tipologie edilizie contraddistinte dal diverso uso dei materiali, con la parte operativa che vede protagonista il cemento a vista e il mattone assieme ad espressivi serramenti lignei dalle geometrie quadrangolari, mentre la parte relativa l’ospitalità è affidata al legno scuro dei bungalows prefabbricati e sopraelevati a diverse quote dal suolo, ravvivati dal rosso acceso del colore dei serramenti. Un’architettura severa, come lo è nei Paesi del nord Europa, raccontata da Edino Valcovich, che allo Yacht Club Hannibal ha dedicato una sua serie di acquarelli.
Per informazioni
Tel: +39 0481 531833
@: architettigorizia@awn.it
EDINO VALCOVICH (Ronchi dei Legionari, 1947), è laureato in ingegneria civile-edile presso l’Università di Trieste ed è professore ordinario di Architettura Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura della stessa Università. Dal 1978, è stato titolare di vari corsi di insegnamento quali Edilizia Industriale, Unificazione e prefabbricazione edilizia, Architettura dei Grandi Complessi ed Architettura Tecnica.
È autore di numerose pubblicazioni sui temi attinenti il recupero edilizio, l’edilizia industriale di antico impianto, il risparmio energetico. Da molti anni si occupa di tematiche relative all’Archeologia Industriale con particolare riferimento all’area del Monfalconese e con questi temi si è misurato anche dal punto di vista professionale con specifici interventi di restauro e recupero. In questi ultimi anni ha affrontato il tema della nascita e sviluppo del Cantiere Navale Triestino insediato a Monfalcone nel 1908 dai fratelli Alberto ed Augusto Cosulich ed in particolare di alcuni straordinari esempi di architettura industriale e del Villaggio di Panzano, realizzato nelle dirette vicinanze del cantiere stesso, a partire dal 1908 ed inaugurato solennemente nel 1927. Il Quartiere, un importante esempio di Company Town, è stato oggetto di particolari attenzioni di carattere culturale, normativo e di specifiche ed importanti azioni di recupero.
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli-Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Presentazione del film “Maledetta sia la sveglia - Viaggio in Galizia”
Giovedì 29 novembre 2018 ore 17.30 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13), il Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC organizza un evento suggestivo per proseguire il programma celebrativo del Centenario della Grande Guerra: la presentazione del film documentario “Maledetta sia la sveglia - Viaggio in Galizia”, una produzione della Cooperativa Cassiopea, in coproduzione con Bisia Film e Associazione Zenobi, che si avvale della consulenza storica di Marina Rossi e Roberto Todero.keyboard_arrow_right
La presentazione del film, aperta a tutta la cittadinanza con ingresso libero e gratuito, sarà introdotta dalla conservatrice del Museo della Grande Guerra dott.ssa Alessandra Martina.
I primi giorni di ottobre del 2014 un gruppo formato da Triestini, Goriziani e Friulani partì in pullman alla volta della Galizia, regione storica oggi compresa tra Polonia e Ucraina, che toccava anche i territori delle odierne Repubblica Ceca e Slovacchia.
Seguivano l’itinerario che, cent’anni prima, avevano percorso i loro avi spediti, con la divisa austroungarica a combattere sul fronte orientale contro l’esercito dello zar.
Il filo conduttore del film è il viaggio, durante il quale i partecipanti rivelano, nel corso di interviste, i pensieri emersi prima e dopo aver visitato i luoghi dove i loro avi vissero l’esperienza della prima guerra mondiale o i cimiteri nei quali alcuni di loro ancora oggi riposano.
Il film si avvale anche di documenti inediti, testimonianze orali, lettere scritte da e per il fronte, immagini di protagonisti degli anni di guerra dal 1914 al 1918 al fronte orientale e di una ricostruzione contemporanea con rievocatori.
Una finestra su di un mondo, lontano nello spazio e nel tempo, presente ancora nella memoria privata, ma che non sempre ha trovato spazio in quella pubblica.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli-Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 2 dicembre 2018 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali di Borgo Castello e di Palazzo Attems Petzenstein del Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
Oltre alle sedi museali, in occasione della giornata sarà possibile visitare gratuitamente la ricca proposta culturale offerta dalle tre mostre in corso.
Dalle tabelle pubblicitarie con cui ripercorrere cinquant’anni di storia del Novecento attraverso immagini, volti e sensazioni che evocano ricordi, all’incontro armonioso dei fiori di Roberto Capucci e Massimo Gardone, in cui la sensibilità fotografica si accosta alla straordinaria creatività di capi ispirati al mondo vegetale, al caleidoscopio di colori, fantasie, tecniche di decorazione e tessitura, ispirate alla produzione tessile occidentale, che caratterizzano gli oltre 40 kimono e haori (sovrakimono), della Collezione Manavello esposti insieme ad obi, stampe, illustrazioni e riviste per offrire al pubblico un tassello significativo ma poco noto della storia della cultura giapponese.
BORGO CASTELLO, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca e mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni:
Tel: + 39 348 1304726
@: musei.erpac@regione.fvg.it -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “La ricostruzione della moschea di Raimondo D’Aronco a Karaköy, Istanbul”
I “Venerdì d’Architettura” dell’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici, proseguono venerdì 7 dicembre 2018 ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13) con la conferenza “La ricostruzione della moschea di Raimondo D’Aronco a Karaköy, Istanbul” a cura della prof.ssa Diana Barillari introdotta da Diego Kuzmin.keyboard_arrow_right
Nel 1958 viene demolita la piccola moschea che D’Aronco aveva progettato nel 1903 nella centralissima piazza di Galata, di fronte all’omonimo ponte, uno dei luoghi urbani più noti dell’ex capitale dell’Impero ottomano. L’obiettivo era quello di allargare la piazza ma il proposito non ha mai avuto compimento mentre sono aumentate le critiche.
La mostra tenutasi a Istanbul nel 2006, organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i Civici Musei di Udine, in occasione della quale sono stai presentati al pubblico i progetti realizzati da D’Aronco per Istanbul, ha innescato un crescente consenso per la ricostruzione dell’edificio, tanto che la Municipalità di Istanbul ha incaricato del progetto un importante studio di architettura.
I disegni conservati nell’archivio di D’Aronco presso le Gallerie del Progetto di Udine sono stati preziosi per la progettazione, che in pochi mesi riporterà la piccola moschea nel luogo in cui era stata edificata, restituendo alla città uno dei suoi simboli, tanto più rilevante poiché adotta un linguaggio architettonico innovativo, ispirato all’avanzata cultura mitteleuropea del XX secolo (Otto Wagner, Josef Hoffmann), in un edificio religioso con una tipologia per la quale si preferivano scelte più tradizionaliste.
Per informazioni
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
DIANA BARILLARI Laurea in Storia dell’arte medievale e moderna presso la Facoltà di Lettere di Trieste (1983). Tesi: Raimondo D’Aronco e il municipio di Udine 1888-1912, supervisori prof. Decio Gioseffi e Marco Pozzetto.
Dottorato in Storia dell’Architettura e Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Firenze (1989-1992). Oggetto di ricerca e thesis Il D’Aronco’s caso alla luce del rapporto tra islamico e il secessionista centrale europeo Architettura, supervisore prof. Ezio Godoli.
Post-dottorato presso la Facoltà di Architettura di Ferrara (1995-1997), Collezioni di disegni architettonici contemporanei e archivi di architetti in Italia, supervisore prof. Sergio Polano.
Professore a contratto di Storia dell’Architettura e Storia dell’edilizia, Dipartimento di Ingegneria e Architettura, Università di Trieste (dal 2000); membro del Collegio Didattico dell’Ingegneria Civile e Ambientale, Dipartimento di Ingegneria e Architettura, Università di Trieste; membro aggiunto del Comitato Scientifico del dottorato di ricerca, programma in Ingegneria e Architettura, Università di Trieste (XXVII, XXVIII e XXIX ciclo).
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “I progetti di Max Fabiani per Aquileia nel 1917”
Ultimo appuntamento dell'anno del ciclo di conferenze “Venerdì d’Architettura” organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici. Venerdì 14 dicembre 2018 ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13), l’architetto Diego Kuzmin affronterà il tema “I progetti di Max Fabiani per Aquileia nel 1917”.keyboard_arrow_right
Nell’ultimo decennio dell’Ottocento, con il conte Karl von Lackoroński, prese grande impulso l’attività di ricerca archeologica delle antiche vestigia di Aquileia, all’interno di un panorama di studi più ampio, che vedeva nei monumenti storici le testimonianze del passato nazionale di ciascuno dei popoli della monarchia asburgica, in un contesto storico d’insieme nel quale ciascuno potesse trovare riferimenti comuni agli altri, in modo non dissimile dallo spirito del governo dell’epoca. Gli esiti della campagna di scavi di Lackoroński vennero pubblicati a Vienna nel 1906 destando interessi notevolissimi.
Durante la prima guerra mondiale, dopo Caporetto, Max Fabiani venne nominato dall’amministrazione asburgica a capo dell’Ufficio Ricostruzione di Gorizia e Gradisca. Oltre le tante ricostruzioni, uno dei primi impegni fu per lui la valorizzazione delle vestigia di Aquileia, con i progetti del 1918 per la piazza antistante la Basilica e per la riorganizzazione del Museo di Stato. Pur non realizzati, i progetti custoditi nei disegni originali dell’architetto presso l’Archivio del Museo archeologico di Aquileia, restano testimoni della medesima tensione storiografica che permeava l’attività di ricerca del conte Lackoroński.
Per informazioni
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
DIEGO KUZMIN Goriziano, architetto PhD, laureato in Lettere, giornalista pubblicista, membro dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia, componente del Comitato di redazione del giornale di frontiera Isonzo-Soča. Progettista della lapide inaugurata nel 1992 in memoria della rivolta dei Tolminotti giustiziati nel 1714 sul Travnik di Gorizia, di quella a commemorazione dei partigiani antifascisti fucilati sul Castello tra il 1943 e il 1945 inaugurata nel 2015 e di quella apposta sulle mura del carcere di via Barzellini del 2018. Suo il progetto di riqualificazione di piazza Cavour e piazza Sant’Antonio e delle strade pedonali del centro storico di Gorizia, via Rastello e via Cocevia, via delle Monache, via Mazzini e via Garibaldi attuato tra il 2005 e il 2010.
Alcuni scritti recenti: Punti di vista, 100 piccoli scritti (2009), La villa Lasciac sul Rafut (2012), Perché proprio all’architetto Barich l’incarico per il nuovo Municipio di Cervignano (2012), Il confine mobile, fattore condizionante per la storia dell’architettura (2013), Antonio Lasciac, disegni goriziani (2014), I grafiti dell’ospedale militare di Castelnuovo di Sagrado (2015), From middle Europe to Egypt, Antonio Lasciac architect (2015), Oglej, zibelka kulture. Od Karla von Lanckoronskega di Maksa Fabianija (2015), Renato Fornasari protagonista della storia dell’architettura nell’Isontino degli anni Cinquanta (con Alessandra Mabellini, 2016), Nova Gorica: nascita di una città (2016) e Acma l’anima del mondo 1958 di Max Fabiani (con Patrizia Ugrin, 2017), Antonio Lasciac Urbanista (2017).
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Trascorri le feste al Museo!
Sono molte le opportunità che il Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC propone anche quest’anno per permettere a cittadini e turisti di apprezzare il patrimonio museale della Regione durante le festività. Tra mostre temporanee, visite guidate gratuite e aperture straordinarie, sarà possibile trascorrere le feste natalizie tra arte, storia e tradizione.keyboard_arrow_right
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso i lunedì e il 25 dicembre 2018
Martedì 1 gennaio 2019 dalle 13.30 alle 19.00
Domenica 6 gennaio 2019 ingresso gratuito prima domenica del mese
Sabato 22 dicembre alle 17.30 e mercoledì 26 dicembre alle 11.00 e alle 17.30 visite guidate gratuite alle mostre.
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Pinacoteca.
Mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso i lunedì e il 25 dicembre 2018
Martedì 1 gennaio 2019 dalle 13.30 alle 18.00
Domenica 6 gennaio 2019 ingresso gratuito prima domenica del mese
Tutti i sabati e le domeniche alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Biglietti d'ingresso per i Musei di Gorizia:
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso alla Pinacoteca e alla mostra in corso nella stessa sede oppure ai Musei di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica) e alle mostre in corso.
Per chi volesse visitare entrambe le sedi e le mostre in corso, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso i lunedì, il 25 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019
Domenica 6 gennaio 2019 dalle 10.00 alle 18.00
Mercoledì 26 dicembre alle 16.00 e tutti i sabati e le domeniche alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Ingresso gratuito
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0434 833275
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Giorni e orari di apertura:
Durante la settimana (senza guida):
Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Nel week end (con guida):
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 17.00
Chiuso i lunedì, il 25 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019
Domenica 6 gennaio 2019 dalle 15.00 alle 17.00
Ingresso gratuito
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 0427 77014
@: museo@comune.cavassonuovo.pn.it
@: cultura.scuole@comune.cavassonuovo.pn.it -
“Domeniche d’inverno al Museo in Friuli Venezia Giulia”
ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia aderisce al progetto regionale “Domeniche d’inverno al Museo in Friuli Venezia Giulia”, garantendo l’ingresso gratuito del pubblico nei musei da esso gestiti tutte le domeniche dei mesi di gennaio e febbraio 2019.keyboard_arrow_right
L’iniziativa culturale auspica la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale come leve per il potenziamento dell’offerta turistica e della crescita della Regione.
Il Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC prevederà nelle sue sedi per le giornate di domenica i seguenti orari di apertura.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita alla mostra a cura di Musaeus Società Cooperativa.
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Il progetto è realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pordenone e Udine -
Presentazione con degustazione “Omotenashi e nihonshu: l'arte del ricevere giapponese”
Il Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC propone il primo di una serie di eventi collaterali alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”. L’evento “Omotenashi e nihonshu: l'arte del ricevere giapponese” a cura di Giovanna Coen si terrà giovedì 17 gennaio 2019 ore 17.30 presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13) e sarà accompagnato dalla degustazione di sake a cura di Lara Starz e Giovanna Coen.keyboard_arrow_right
Chiunque vada in Giappone non può mancare di notare la profonda cortesia e dedizione con cui i giapponesi accompagnano ogni loro gesto. La parola omotenashi esprime uno degli aspetti della cultura giapponese tra i più complessi e densi di significato. “Ospitalità” è il termine italiano che nello sforzo di traduzione vi si avvicina di più, mancando tuttavia di coglierne le profonde e radicate istanze culturali e filosofiche. Nell’omotenashi vengono definite le buone regole di ricevimento e intrattenimento degli ospiti che, ben lungi dall’essere mera deferenza nel compimento di un servigio, esprimono profonda dedizione verso l’ospite, ciò che si fa per l’ospite e con l’ospite e quindi anche verso se stessi. Esse sono una parte essenziale delle relazioni sociali in ogni ambito, più o meno formale.
La degustazione prevede:
Gekkeikan Junmai - 14,6° dal gusto persistente con note di umami, bilanciate dalla freschezza sia di aroma che di gusto. Si esalta il sapore del riso e del koiji piacevolmente ricco di acidità e di umami.
Nigiri Jo con mousse di salmone e yogurt greco.
Konishi Hiyashibori Daiginjo - super premium Gold 15°/16° della prefettura di Hyogo.
Il gusto ben bilanciato e molto elegante lo rende un candidato eccellente per essere servito a tutto pasto grazie anche al grande aroma fruttato e floreale. Al palato si presenta profondo e morbido.
Nigiri Jo con mousse di tonno e zest di lime.
Gekkeikan Nigori sake - 11° sake non filtrato, con particelle di riso in sospensione. Corpo molto cremoso, dolce, note di banana, panna, marshmallow.
Spuma di caramello salato e/o bocconcino al cioccolato gianduia.
La partecipazione alla degustazione è su prenotazione e ha un costo di 10€/persona (numero massimo di 25 partecipanti).
Per informazioni e prenotazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: barbara.spanedda@regione.fvg.it
GIOVANNA COEN Sake Sommelier Level 3 WSET/Sake Educator.
Responsabile Sezione Cultura dell’A.S.D. YŪDANSHA KYŌKAI- IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT). Esperta di cultura giapponese nelle sue molteplici tematiche (storia, gastronomia, società, arte) svolge sul territorio da molti anni attività mirate alla sua promozione e conoscenza.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici in collaborazione con “Il Vostro Eden” Contemporary Restaurant Gorizia, Associazione Sportiva Dilettantistica YŪDANSHA KYŌKAI - IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT) -
Comunicazione - Variazione orario di apertura dei Musei di Borgo Castello a Gorizia
Si comunica la variazione dell’orario di apertura dei Musei di Borgo Castello a Gorizia nella giornata di sabato 12 gennaio 2019.keyboard_arrow_right
Il Museo della Grande Guerra, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, la Collezione Archeologica e le due mostre in corso “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” e “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” saranno visitabili dalle 10.00 alle 18.00 diversamente dal consueto orario.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito tutte le domeniche del mese di gennaio e febbraio 2019
Biglietti d'ingresso:
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso ai Musei di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica) e alle mostre in corso.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso a Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “La cura dei monumenti tra Aquileia e Gorizia dall’Ottocento al Novecento da Karl von Czoernig a Karl von Lanckoroński”
Il 2019 si apre con un nuovo ciclo di conferenze “Venerdì d'Architettura” organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici. Ad aprire questa serie di quattro incontri sarà il prof. Sergio Tavano, venerdì 18 gennaio 2019 ore 17.00 con la conferenza “La cura dei monumenti tra Aquileia e Gorizia dall’Ottocento al Novecento da Karl von Czoernig a Karl von Lanckoroński”, presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13).keyboard_arrow_right
Tra le presenze di iniziativa e di valore centroeuropeo che hanno concorso a dare valore e serietà alla vita culturale e artistica del Goriziano, del Litorale e in realtà di tutte le regioni della monarchia tra la seconda metà dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, spiccano la Commissione Centrale per i Monumenti e la Scuola (ugualmente viennese) di Storia dell'Arte. In ambedue le istituzioni emerge per autorità la figura di Alois Riegl, la cui azione primeggiò per la novità degli orientamenti, per gli effetti nonché per le ripercussioni in tutta Europa. Ne derivò, infatti, una conoscenza obiettiva e razionale dei fenomeni storico-artistici, connessi con il variare dei tempi, come anche un impulso nella valutazione e quindi nella conservazione dei documenti artistici.
Nel panorama goriziano, già magistralmente indagato da Marco Pozzetto, si distinguono le figure e gli scritti di Leo Planiscig e di Antonio Morassi, ai quali si devono affiancare gli sloveni Vojeslav Molè, Avgust Žigon, Josip Mantuani, Avguštin Stengešek, Izidor Cankar, Francè Stelè e il triestino Attilio Tamaro.
Ma ugualmente alto, benché in ambito prevalentemente storico e archeologico, è il valore dall'attività di Karl von Czoernig e di Karl von Lanckoroński, per quel che riguarda l'impiego delle fonti scritte e la scoperta, l'indagine, la cura, nonché la conservazione organizzata dei monumenti, in modo particolare ad Aquileia.
Per informazioni:
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
SERGIO TAVANO nato a Gorizia il 13 marzo 1928, laureatosi nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste con una tesi in Archeologia cristiana, discussa col prof. Mario Mirabella Roberti, è divenuto subito assistente volontario e poi assistente straordinario e ordinario nella stessa disciplina, per assumere infine l'insegnamento di Storia dell'arte bizantina e di Archeologia e storia dell'arte paleocristiana e altomedievale, nella stessa Facoltà triestina fino al 2000 e per qualche anno accademico (1973-1977) anche nella Facoltà udinese di Lingue e letterature straniere.
Ha svolto attività scientifica con ricerche e pubblicazioni di interesse storico, archeologico e artistico attorno a luoghi e a monumenti della Provincia di Gorizia e anche su il battistero di Aquileia, le basiliche di Grado, le basiliche paleocristiane di Concordia, di San Canzian d'Isonzo e di San Giovanni del Timavo. Ha tenuto corsi su centri come Costantinopoli, Aquileia, Ravenna, Venezia, Roma, Grado, il Norico, la Dalmazia, l'area siro-palestinese, l'Egitto, Cividale e su vari monumenti tardoantichi, altomedievali e romanici.
Senza tener conto dell'iscrizione all'albo dei giornalisti e quindi senza considerare gli articoli aventi intenti più divulgativi («Voce Isontina», «Iniziativa Isontina», «Alpinismo Goriziano», «Il Piccolo», «Messaggero Veneto»), i suoi titoli a stampa di carattere scientifico, che sono parecchie centinaia, hanno preso in considerazione principalmente la cultura e l'arte tra l'Alto Adriatico e il Danubio e in modo speciale i monumenti di Aquileia e di Grado: Aquileia cristiana, Antichità Altoadriatiche (1972); I monumenti fra Aquileia e Gorizia (Udine, ISSR, 1988); Aquileia e Grado (Trieste, Lint, 1996, II ed.); Aquileia e Gorizia: un tesoro in comune (Udine, Agraf, 1993); Aquileia e Gorizia: scoperte – discussioni – personaggi (Pordenone, Leg, 1997); La Basilica di Aquileia (K. Lanckoroński) (Pordenone, Leg, 2007); La Basilica di Aquileia: gli affreschi dell'abside maggiore (Udine, Forum, 2008); Da Aquileia a Gorizia: scritti scelti (Trieste, Dep. St. P. V. G., 2008).
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Visite guidate gratuite alle mostre “L’atelier dei fiori” e “Occidentalismo”
ERPAC - Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici organizza sabato 19 e 26 gennaio, tutti i sabati di febbraio e marzo e sabato 6 aprile 2019 alle ore 17.00 alcune visite guidate gratuite alle mostre “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” e “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” in corso al Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13).keyboard_arrow_right
“L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
L’infinità delle forme e dei colori del mondo vegetale affascina l’uomo dall’inizio dei tempi, rappresentando al contempo una fonte di ispirazione artistica molto frequentata e particolarmente vocata a stabilire collegamenti trasversali e interazioni tra le arti.
Dal regno di Flora Roberto Capucci ha tratto sovente ispirazione, a volte esplicita fin dal nome delle sue creazioni, come Bocciolo di rosa, Calla, Tulipano o Bouganville, e perseguita con evidenti affinità di forma. Altre volte il fiore si posa sulla superficie del vestito, costellando l’intero capo (Primavera, ispirato a Botticelli) oppure una parte, come il corpino di un poetico abito da sposa, o magari dei dettagli, come scollo e maniche del sontuoso abito da sera viola appartenuto a Valentina Cortese.
Massimo Gardone si accosta al mondo floreale con l’obiettivo fotografico e una sensibilità raffinatissima. Delle corolle evidenzia la natura eterea, accentuata dal grafismo delle impercettibili nervature che le percorrono. Gardone del fiore cattura l’essenza, distilla la bellezza nella sua forma più pura.
La mostra nasce dall’incontro tra i fiori eterei di Massimo Gardone e quelli materici di Roberto Capucci, che si sostanziano in serici velluti, rasi e taffetas. Un incontro casuale di due sensibilità artistiche molto affini, di due linguaggi diversi che trovano nel confronto una inattesa armonia.
“Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”
Siamo molto informati sull’influenza che la cultura giapponese ha avuto su quella occidentale, da quando i suoi confini si sono aperti al mondo alla metà del secolo XIX: un fenomeno che ha preso il nome di Japonisme. Conosciamo lo sviluppo industriale del Giappone nell’ultimo secolo, ben poco sappiamo invece di quanto la cultura europea, aldilà dell’industria e della tecnologia, abbia influenzato quella del Sol Levante, cambiando la vita di tutti i giorni, rinnovando una raffinatissima sensibilità estetica consolidata nei secoli, senza però rinnegare i valori della tradizione.
L’oggetto che rappresenta meglio questo cambiamento, sintesi fra il passato e il futuro, è stato l’abito, la veste di tutti i giorni, il kimono. Nella prima metà del Novecento le decorazioni delle vesti giapponesi rivelano la fascinazione per le avanguardie artistiche europee, che avevano rivoluzionato la percezione e la rappresentazione della realtà e dei suoi valori. È soprattutto il Futurismo, con il suo inno alla velocità e al dinamismo, che sembra meglio incarnare la volontà del Giappone di crescere nel consesso internazionale, e che meglio rappresenta il momento storico che il Paese sta vivendo, in bilico fra passato e futuro. Nel suo taglio semplice e immutato il kimono rappresenta la tradizione, l’identità di un popolo; ma nella scelta dei motivi decorativi si rivela attento alle nuove idee estetiche europee, ispirandosi più o meno direttamente agli artisti più innovativi. L’idea futurista dell’abito come sintesi perfetta di tutte le parti, trova nei kimono della Collezione Manavello in mostra il punto di equilibrio perfetto fra passato e presente.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la Pinacoteca nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
Le mostre sono accessibili ai disabili. -
Appuntamento con Domenica In e “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
La troupe televisiva di Rai Uno “Domenica In” con la regia di Luca Bugliarello ha effettuato le riprese alla mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” in corso fino al prossimo 14 febbraio 2019 presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13). Il servizio andrà in onda nel pomeriggio di domenica 20 gennaio 2019 durante la trasmissione nella quale Roberto Capucci sarà intervistato negli Studi “Fabrizio Frizzi” di Roma da Mara Venier.keyboard_arrow_right
Le sue fonti di ispirazione, le modalità con cui le sue creazioni in seta sono realizzate, gli affascinanti scenari della mostra in cui i suoi abiti ispirati ai fiori trovano nelle foto di Massimo Gardone un connubio perfetto, saranno solo alcuni dei temi che Roberto Capucci affronterà per raccontarsi.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito tutte le domeniche del mese di gennaio e febbraio 2019
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili. -
Guerra e Moda. L'alba della donna moderna
Un percorso negli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento per comprenderne le trasformazioni sociali, culturali e persino politiche attraverso i mutamenti di stile. “Guerra e moda. L'alba della donna moderna” propone infatti un'attenta analisi delle modificazioni intervenute nel modo di vestire e di concepire l'universo femminile in un momento di grandi rivolgimenti storici che hanno coinvolto l'intero scacchiere mondiale. Curata da Raffaella Sgubin in collaborazione con la Kunstbibliothek Staatliche Museen zu Berlin. La mostra si propone come un'affascinante percorso nella storia attraverso gli abiti e gli accessori femminili, sintomatici - nel loro avvicendamento – delle condizioni economiche, sociali e dei rapporti internazionali fra i vari Paesi. Innegabile infatti il doppio filo che lega il movimento delle suffragette all'affermarsi di uno stile più mascolino e pratico rispetto al complicato abbigliamento delle donne benestanti di fine Ottocento, la cui sottomissione è eloquentemente sintetizzata dalla costrizione del corsetto. Impossibile poi non tenere conto delle difficoltà materiali imposte dallo scoppio della Grande Guerra che impone abiti ancor più pratici per le donne impegnate in ruoli di soccorso come le infermiere e le crocerossine, mentre fanno la loro prima comparsa le tute da lavoro femminili per le operaie impiegate nelle industrie di munizioni. Negli anni Venti, prima dei totalitarismi che imporranno un ripristino dei ruoli femminili tradizionali, le donne manifestano un'inedita consapevolezza delle proprie capacità adottando linee di abbigliamento più morbide e tagli di capelli finora inusitati. Per approfondire e sviluppare questi aspetti, a margine della mostra si è tenuto un breve ciclo di conferenze affidate a esperte del settore: “Trasformazioni dell'occupazione femminile italiana tra fine Ottocento e Grande Guerra” curata da Ariella Verrocchio (direttrice scientifica dell'Istituto Livio Saranz); “La guerra, le donne, la moda. Tessuti e riviste” tenuta da Margherita Rosina ed Enrica Morini, storiche del tessile e della moda; “Donne in guerra e voci di donne nella grande guerra” condotta da Marta Verginella, storica e docente di Storia dell'Ottocento e Teoria della Storia all'Università di Lubiana.keyboard_arrow_right -
Conferenza “Il Giappone: l’ascesa d’una grande potenza asiatica tra Orientalismo e Occidentalismo”
La serie degli eventi collaterali alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” in corso presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, previsti dal Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC prosegue con la conferenza “Il Giappone: l’ascesa d’una grande potenza asiatica tra Orientalismo e Occidentalismo” a cura del prof. Fulvio Salimbeni che avrà luogo martedì 22 gennaio 2019 ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Borgo Castello, 13 a Gorizia.keyboard_arrow_right
Il Giappone, dal 1633 sotto il regime Tokugava autoisolatosi dal resto del mondo, chiudendosi anche ai rapporti con la cultura e la religione europea (si veda il film "Silence"), sarà costretto ad aprirsi all'Occidente dalla squadra navale americana del commodoro Perry (1853), entrando a forza nella modernità. Nel 1868 ebbe inizio l'era Meiji, che portò alla liquidazione dei vecchi poteri feudali e all'instaurazione d'un forte governo centrale, con cui prese avvio la modernizzazione statale.
I giovani dal Giappone partirono alla volta dell'Europa e degli USA per imparare la scienza e le tecniche occidentali, trasformando in pochi decenni lo Stato in una grande potenza, capace prima di sconfiggere il declinante Impero cinese, impadronendosi dell'isola di Taiwan, poi perfino quello zarista nella guerra del 1904-05, e nel 1910 annettendo la Corea e rivelandosi ormai come una grande potenza internazionale. Nella Prima guerra mondiale, il Giappone alleato dell'Inghilterra s'impadronirà delle colonie tedesche nel Pacifico, consolidando il proprio ruolo egemonico continentale, finché negli anni Trenta, approfittando della caotica situazione della Cina, in preda a una guerra civile, la aggredirà, conquistandone ampi territori.
Il 7 dicembre 1941, attaccando la base navale USA di Pearl Harbor, il Giappone entrò nel Secondo conflitto mondiale a fianco di Germania e Italia, uscendone annientato dopo un'iniziale fase di successi, e capitolando in seguito agli attacchi atomici americani su Hiroshima e Nagasaki.
Dopo il 1945 ebbe inizio la stagione del grande sviluppo economico e industriale, che nel giro d'un paio di decenni ha reso il Giappone attuale una delle sette maggiori potenze mondiali.
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Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
FULVIO SALIMBENI, già Docente di Storia contemporanea dell'Università degli Studi di Udine, presiede il Comitato di Trieste e Gorizia dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e quello di Trieste della Società "Dante Alighieri", è componente del consiglio direttivo dell'Accademia Europeistica del Friuli Venezia Giulia e del direttivo nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana, e presidente dell'Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei di Gorizia. Studioso di didattica e di metodologia della storia, di storia della storiografia, della civiltà del Risorgimento e in particolare dell'Adriatico orientale nell'età moderna e contemporanea. Autore di più di cento lavori tra monografie, contributi in atti di convegni, saggi in riviste.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Roberto Capucci: la storia di una straordinaria carriera artistica nelle immagini di abiti ispirati al mondo dei fiori
L’intervista a Roberto Capucci nella trasmissione televisiva di Rai Uno “Domenica In” condotta da Mara Venier andata in onda domenica 20 gennaio 2019 è stata seguita secondo dati Auditel da oltre 2 milioni e 600 mila spettatori.keyboard_arrow_right
Lo stilista ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua straordinaria carriera artistica mentre il pubblico ha potuto ammirare alcune immagini dei suoi bellissimi e raffinatissimi abiti ispirati al mondo dei fiori in mostra fino al prossimo 14 febbraio 2019 presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13).
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito tutte le domeniche del mese di gennaio e febbraio 2019
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
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La mostra è accessibile ai disabili. -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “I segreti della Porta Leopoldina di Gorizia”
Prosegue il ciclo di conferenze “Venerdì d'Architettura” organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici. Maddalena Malni Pascoletti, cultore della materia, presenterà venerdì 25 gennaio 2019 ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13), l’incontro “I segreti della Porta Leopoldina di Gorizia”.keyboard_arrow_right
Della Porta Leopoldina, unico accesso alla cittadella fortificata di Gorizia (fino al 1918), hanno scritto e parlato tutti coloro che si sono occupati di storia, di arte o di architettura a Gorizia. Eppure se ne sa ancora molto poco. In particolare non si conosce alcun documento originale coevo che faccia esplicito riferimento al progetto o al progettista. Altrettanto difficile è ricondurre l’opera a dei modelli ben identificabili. Grazie a una ricerca capillare negli archivi viennesi, si possono ora ripercorrere le fasi della costruzione della cittadella fortificata di Gorizia sulla base di mappe rimaste sconosciute per secoli, e collegarne, quindi, il completamento con la realizzazione della Porta non solo alla visita dell’imperatore Leopoldo I nel 1660, come si è sempre fatto, ma al più ampio scenario della politica imperiale di rafforzamento del confine sudorientale in funzione antiturca.
Per informazioni:
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
MADDALENA MALNI PASCOLETTI laureata in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Trieste con una tesi su due cicli di affreschi istriani tardo medioevali, raffiguranti la Danza Macabra, ha affiancato fino al 2007 la ricerca in campo storico artistico all’attività di docente di Lettere in Istituti d’Istruzione secondaria di secondo grado. Nel giugno 2009 ha conseguito il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Trieste.
Ha collaborato per diversi anni con i Musei Provinciali di Gorizia, in particolare per l’allestimento di mostre sui gioielli dell’Ottocento, sulle ceramiche goriziane e sulle stampe barocche di tesi dei Gesuiti. Per quattro anni ha insegnato Storia dell’Arte presso il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con i programmi del baccalaureato internazionale.
Dal 1991 è membro del Curatorio e del Comitato tecnico scientifico della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, di cui ha curato insieme a Marco Menato l’edizione della collana di monografie. Ha contribuito con saggi e schede a quattordici pubblicazioni e cataloghi di mostre allestite dalla Fondazione (1993-2018).
Ha curato diverse voci del Dizionario Biografico degli Italiani (1983-1990), del IV volume della “Pittura in Italia” dell’editrice Electa, dedicato all’Ottocento (1991), e del Nuovo Liruti Dizionario dei Friulani (2011).
Dagli anni ’80 è ispettore onorario della Soprintendenza e membro del Direttivo della Sezione di Gorizia di Italia Nostra, di cui è stata Presidente dal 1996 al 2000 e dal 2006 al 2017. Per l’associazione ha curato diverse iniziative e contribuito a numerose pubblicazioni (1994-2015).
Attualmente è responsabile del progetto “Gorizia conTatto”, che Italia Nostra insieme all’UICI di Gorizia sta realizzando per favorire l’accessibilità ai portatori di disabilità visiva ai monumenti d’arte di Gorizia.
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Conferenza “Rileggere l’arte occidentale attraverso i kimono”
“Rileggere l’arte occidentale attraverso i kimono” è il titolo della conferenza che Lydia Manavello, proprietaria della collezione esposta nella mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” in corso presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, terrà martedì 29 gennaio 2019 ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Borgo Castello, 13 a Gorizia.keyboard_arrow_right
L’intervento affronterà la duplicità dell'incontro fra la cultura occidentale e la cultura nipponica attraverso le tappe e le suggestioni del percorso che ha visto il kimono farsi pioniere e mediatore di un nuovo linguaggio artistico nel Giappone fra le due guerre.
Attraverso i motivi decorativi degli abiti che figurano in mostra, infatti, il visitatore entra in una sorta di “galleria d’arte contemporanea” in cui sfilano le fasi salienti dell’arte occidentale che, dall’Art Nouveau fin de siecle, attraverso la Secessione Viennese e le Avanguardie, ci conducono alla Pop Art di Roy Lichtenstein.
L’obiettivo dell’incontro, quindi, è di permettere al visitatore di capire come i kimono siano diventati una sorta di “superficie pittorica” attraverso la quale i disegnatori giapponesi hanno via via proposto le novità dell’arte occidentale, mantenendo tuttavia, ma anche rinnovando, le tradizionali e raffinate tecniche di tessitura.
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L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Presentazione del volume “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
Alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura e allo Sport dott.ssa Tiziana Gibelli e del Direttore Generale di ERPAC dott.ssa Anna Del Bianco, sarà presentato giovedì 31 gennaio 2019 ore 17.00 presso il Magazzino delle Idee (Corso Cavour, 2) a Trieste, il volume “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”, a cura della dott.ssa Raffaella Sgubin direttore del Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC. All’evento saranno presenti Roberto Capucci e Massimo Gardone.keyboard_arrow_right
Un catalogo prezioso, che fa dialogare gli straordinari abiti di Roberto Capucci con le fotografie di Massimo Gardone, due artisti caratterizzati da un innato senso dell'astrazione che trovano una inaspettata sinergia all'interno di queste pagine, in cui le loro opere ci appaiono quasi generate dalla stessa mente creativa. I due artisti appartengono in realtà a generazioni, scuole, discipline diverse, ma sono uniti dallo stesso spirito creativo e da una grande sensibilità: in questi casi l’armonia viene spontanea.
20 fiori per 25 abiti, la cui lettura è arricchita dalle descrizioni di Enrico Minio Capucci direttore della Fondazione Roberto Capucci, e da interessanti schede botaniche di Matteo La Civita. Testi introduttivi di Raffaella Sgubin, Carla Cerutti, Francesco Messina.
La presentazione del volume invita alla visita dell’omonima mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” in corso fino al prossimo 14 febbraio 2019 presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito tutte le domeniche del mese di gennaio e febbraio 2019
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici in collaborazione con Fondazione Roberto Capucci -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “Il restauro degli immobili storici nel primo dopoguerra: i soprintendenti Cirilli e Forlati”
I “Venerdì d'Architettura” organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici prevedono un nuovo incontro venerdì 1 febbraio 2019 ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13). Diego Kuzmin, architetto e cultore della materia, terrà la conferenza dal titolo “Il restauro degli immobili storici nel primo dopoguerra: i soprintendenti Cirilli e Forlati”.keyboard_arrow_right
La carta del restauro di Atene del 1931 (da non confondersi con quella di Atene di Le Corbusier riguardante lo sviluppo urbanistico al CIAM del 1933, Congresso Internazionale di Architettura Moderna), è composta da soli 10 articoli nei quali, oltre a principi di metodo, si raccomanda agli Stati di prendersi cura del patrimonio architettonico, uniformare la legislazione per non far prevalere l’interesse privato su quello pubblico e incentivare lo studio dell’arte. Dal punto di vista tecnico, riguardo il restauro di immobili storici, la Carta di Atene raccomanda di evitare restituzioni integrali dell’opera, favorire l’anastilosi, favorire tecnologie innovative purché dissimulate, rispettare l’opera senza proscriverne alcuna epoca e poi riconoscere l’entità dell’ambiente urbano e il restauro filologico col rifiuto di quello stilistico.
Emanata da Consiglio Superiore per le Antichità e le Belle Arti, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, nasce nel 1932 la “Carta del Restauro” italiana, con principi mutuati dalla Carta di Atene e integrati dai principi del restauro filologico scientifico di Gustavo Giovannoni (1873-1947), che tende alla conservazione sia del monumento, sia dell’ambiente che lo circonda, favorendo il mantenimento dello stato di fatto piuttosto che il ripristino di un ipotetico stato originario, pur auspicando l’uso di tecniche moderne.
Ancorché i buoni propositi delle teorie condivise in tutto il mondo, cosa succede in concreto nei territori del Litorale asburgico divenuto nel 1919 Venezia Giulia?
Per informazioni:
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
DIEGO KUZMIN Goriziano, architetto PhD, laureato in Lettere, giornalista pubblicista, membro dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia, componente del Comitato di redazione del giornale di frontiera Isonzo-Soča. Progettista della lapide inaugurata nel 1992 in memoria della rivolta dei Tolminotti giustiziati nel 1714 sul Travnik di Gorizia, di quella a commemorazione dei partigiani antifascisti fucilati sul Castello tra il 1943 e il 1945 inaugurata nel 2015 e di quella apposta sulle mura del carcere di via Barzellini del 2018. Suo il progetto di riqualificazione di piazza Cavour e piazza Sant’Antonio e delle strade pedonali del centro storico di Gorizia, via Rastello e via Cocevia, via delle Monache, via Mazzini e via Garibaldi attuato tra il 2005 e il 2010.
Alcuni scritti recenti: Punti di vista, 100 piccoli scritti (2009), La villa Lasciac sul Rafut (2012), Perché proprio all’architetto Barich l’incarico per il nuovo Municipio di Cervignano (2012), Il confine mobile, fattore condizionante per la storia dell’architettura (2013), Antonio Lasciac, disegni goriziani (2014), I grafiti dell’ospedale militare di Castelnuovo di Sagrado (2015), From middle Europe to Egypt, Antonio Lasciac architect (2015), Oglej, zibelka kulture. Od Karla von Lanckoronskega di Maksa Fabianija (2015), Renato Fornasari protagonista della storia dell’architettura nell’Isontino degli anni Cinquanta (con Alessandra Mabellini, 2016), Nova Gorica: nascita di una città (2016) e Acma l’anima del mondo 1958 di Max Fabiani (con Patrizia Ugrin, 2017), Antonio Lasciac Urbanista (2017), Villa Zogheb a Il Cairo, pietra miliare per l’architettura neo mamelucca di Antonio Lasciac (2018).
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Venerdì d’Architettura - Conferenza “La scala ovata di Andrea Palladio alle Gallerie dell’Accademia a Venezia”
Venerdì 8 febbraio 2019 ore 17.00 ultimo appuntamento con i “Venerdì d'Architettura” organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia in collaborazione con ERPAC - Servizio Musei e Archivi Storici. Presso la Sala Conferenze del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13), il prof. Alberto Sdegno terrà la conferenza “La scala ovata di Andrea Palladio alle Gallerie dell’Accademia a Venezia”.keyboard_arrow_right
“La più bella scala a chiocciola del mondo”: così la descrive Johann Wolfgang Goethe nel suo taccuino di viaggio il 2 ottobre 1786 dopo averla percorsa, registrando un giudizio che chiunque la osservi può facilmente condividere.
Realizzata nella metà del XVI secolo da Andrea Palladio per il Convento della Carità – attuale sede delle Gallerie dell’Accademia di Venezia – e descritta nel suo trattato “I Quattro Libri dell’Architettura” pubblicato nel 1570, la scala “ovata” è un singolare caso di invenzione progettuale. Non esistono, infatti, scale simili prima di questa, se non nella forma comune di scala a chiocciola a pianta circolare, presenti sia in epoca romana – come la colonna traiana – che rinascimentale, come il pozzo di S. Patrizio a Orvieto o la più nota scala del palazzo Contarini “dal bovolo” a Venezia, poco distante da quella palladiana.
La scala alle Gallerie veneziane è, quindi, una novità architettonica per quell’epoca. Vuota al centro, prende luce dalle finestre laterali, si sviluppa per tre piani fuori terra essendo formata da gradini in pietra d’Istria incastrati soltanto nella parete esterna, e risultando pertanto a sbalzo verso l’interno.
Una singolare sintesi di geometria e costruzione, quindi, che dichiara la grande abilità dell’autore nel disegno e nella progettazione di opere architettoniche particolarmente significative.
Per informazioni:
Tel: +39 0481 531833
@: architetti@gorizia.archiworld.it
ALBERTO SDEGNO Professore associato di Disegno all’Università degli Studi di Udine, ha insegnato presso l’Università IUAV di Venezia e presso l’Università degli Studi di Trieste. È stato vicecoordinatore del Dottorato di Ricerca interateneo (Units-Uniud) in Ingegneria Civile-Ambientale e Architettura ed è membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Unione Italiana per il Disegno. Fa parte del Comitato Editoriale delle riviste “Diségno” e “Dᶯ Building Information Modeling, Data & Semantics”. Si occupa di didattica, ricerca e divulgazione scientifica con particolare riguardo alle nuove tecnologie di rappresentazione, quali la Realtà Aumentata/Realtà Virtuale, la scansione tridimensionale e la stampa 3D applicata a modelli di architettura.
Ha al suo attivo circa 150 saggi scientifici e ha pubblicato e curato vari volumi dedicati a tali tematiche, tra i quali Architettura e rappresentazione digitale (2002), Digital Palladio (2005), Geometrie romane a Venezia. Il disegno del Convento palladiano della Carità (2005), Antonio Lasciac. Disegni goriziani (2014, con D. Kuzmin e D. Barillari), Le Corbusier Reloaded. Disegni, modelli, video (2015).
Gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Architetti PPC di Gorizia, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici -
Presentazione con degustazione “Dolci giapponesi, un’arte da gustare”
Gli eventi collaterali alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” proseguono nello spazio ERPAC del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13) con un nuovo tema gastronomico: “Dolci giapponesi, un’arte da gustare”. Martedì 12 febbraio 2019 ore 17.30, Giovanna Coen presenterà l’argomento che sarà accompagnato dalla degustazione di ricercati tè giapponesi a cura di Patrizia Orlando e dall’assaggio di dolci di ispirazione giapponese a cura di Lara Starz.keyboard_arrow_right
I dolci tradizionali giapponesi prendono il nome di wagashi, proprio per differenziarsi dai dolci apparsi in Giappone soprattutto dopo la restaurazione Meiji, di ispirazione o fattura occidentale, che prendono invece il nome di yogashi.
I wagashi sono una splendida immagine del Giappone tradizionale: profondamente legati alla natura, sia negli elementi che nella loro confezione.
Solitamente non vengono gustati a fine pasto, ma in occasione di degustazione di tè verdi giapponesi particolarmente pregiati.
L'incontro vuole presentare la storia e le caratteristiche di questi dolci e verrà completato con una presentazione sul tè verde giapponese, diventato molto di moda anche sui nostri mercati, ma del quale si conoscono poco le svariate qualità e specie.
La partecipazione alla degustazione è su prenotazione e ha un costo di 20€/persona (numero massimo di 25 partecipanti).
Per informazioni e prenotazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: barbara.spanedda@regione.fvg.it
GIOVANNA COEN Responsabile Sezione Cultura dell’A.S.D. YŪDANSHA KYŌKAI- IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT). Esperta di cultura giapponese nelle sue molteplici tematiche (storia, gastronomia, società, arte) svolge sul territorio da molti anni attività mirate alla sua promozione e conoscenza.
E' Sake Sommelier Level 3 WSET/Sake Educator.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici in collaborazione con “Il Vostro Eden” contemporary restaurant Gorizia (Viale XX Settembre, 71), Associazione Sportiva Dilettantistica YŪDANSHA KYŌKAI - IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT), “Tea Time” Trieste (Piazza Benco, 3) -
Giornata Internazionale dei musei
In occasione della Giornata Internazionale dei musei, che si svolgerà venerdì 18 maggio 2018, le sedi museali di Borgo Castello e di Palazzo Attems Petzenstein dei Musei Provinciali di Gorizia garantiranno l'ingresso gratuito.keyboard_arrow_right -
Prorogata al 5 maggio la mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”
Il Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC ha il piacere di comunicare la proroga della mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” fino a domenica 5 maggio 2019.keyboard_arrow_right
Nella sede del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13), le forme e i colori, gli abiti e le immagini, gli straordinari fiori nati dall’armonia creativa dei due straordinari artisti accoglieranno i visitatori lungo un suggestivo percorso di sensazioni ed emozioni.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Tutti i sabati di marzo 2019 ore 17.00 visita guidata gratuita alla mostra.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili. -
Appuntamento con “Capitali d’Italia”: Gorizia e il suo patrimonio culturale
Venerdì 8 febbraio 2019 ore 21.10 su Marcopolo Tv (canale 222 del digitale terrestre), Gorizia sarà protagonista della puntata di “Capitali d’Italia”. Paolo Notari accompagnerà il pubblico alla scoperta della città, dove storia e memoria convivono, in un viaggio che mostrerà lo straordinario patrimonio culturale del luogo.keyboard_arrow_right
Il Museo della Grande Guerra, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, le mostre “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone” e “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello”, in corso nella sede ERPAC di Borgo Castello 13, saranno tra le bellezze mostrate durante la trasmissione.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito tutte le domeniche del mese di gennaio e febbraio 2019
Tutti i sabati di febbraio 2019 ore 17.30 visita guidata gratuita alle mostre.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ procapite (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche la mostra in corso nella sede di Palazzo Attems Petzenstein, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
Le mostre sono accessibili ai disabili. -
Presentazione con degustazione “Nihonshu”
Quinto evento collaterale alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” dedicato al “Nihonshu”. Martedì 19 febbraio 2019 ore 17.30 presso la sede del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13), Lara Starz (Food and Beverage Manager presso “Il Vostro Eden” contemporary restaurant Gorizia) proporrà ai partecipanti la degustazione di ricercati sake accompagnata dalla spiegazione tecnica delle loro caratteristiche. Un nuovo appuntamento con questa bevanda dalla storia millenaria per approfondire le origini, gli usi e i costumi della cultura giapponese.keyboard_arrow_right
La degustazione prevede:
Konishi Hiyashibori Daiginjo - super premium Gold 15°/16° della prefettura di Hyogo.
Il gusto ben bilanciato e molto elegante esaltato dall’alcol aggiunto lo rende un candidato eccellente per essere servito a tutto pasto grazie anche al grande aroma fruttato e floreale. Al palato si presenta profondo e morbido. Seimaibuai 50%.
Nigiri Jo con mousse vegetale e zest di lime.
Hatsumago Densho - Honjozo 15° ha un gusto rotondo, raffinato e corposo dovuto al metodo tradizionale di produzione Kimoto. Alla bocca ha una leggera acidità che è ben bilanciata da una dolcezza che conferisce al palato note di mandorla e crema. Seimaibuai 70%.
Nigiri jo con tofu artigianale e shichimi togarashi.
Gekkeikan Nigori sake - 11° sake non filtrato, con particelle di riso in sospensione. Corpo molto cremoso, dolce, note di banana, panna, marshmallow.
Nama Yatsuhashi - il delizioso raviolo a sfoglia croccante ottenuta da farina di riso racchiude confettura di azuki homemade.
La partecipazione alla degustazione è su prenotazione e ha un costo di 10€/persona (numero massimo di 25 partecipanti).
Per informazioni e prenotazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: barbara.spanedda@regione.fvg.it
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici in collaborazione con “Il Vostro Eden” contemporary restaurant Gorizia (Viale XX Settembre, 71) -
Presentazione del volume “Merletti e Ricami di Wagna. Gli schemi ritrovati di Emma e Pia, maestre in guerra”
Giovedì 21 febbraio 2019 ore 17.30 presso la Sala Conferenze del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13), il Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC ospita la presentazione del volume “Merletti e Ricami di Wagna. Gli schemi ritrovati di Emma e Pia, maestre in guerra”. All’evento, aperto a tutta la cittadinanza con ingresso libero e gratuito, interverrà l’autrice Rosita D’Ercoli.keyboard_arrow_right
Il libro, a distanza di un secolo, ricostruisce la storia dei laboratori femminili di merletto a fuselli e di ricamo attivi nel campo degli sfollati isontini e istriani di Wagna (Stiria, Austria) durante la Prima Guerra Mondiale.
Il lavoro delle merlettaie e delle ricamatrici rivive attraverso la storia anche personale delle due maestre, Emma Kočevar e Pia Degrassi, e diventa visibile grazie alle immagini inedite di schemi e disegni che si pensavano oramai perduti.
Un ritrovamento fortuito e anni di ricerche hanno condotto Rosita D'Ercoli, maestra merlettaia, studiosa del merletto, autrice e collezionista, a svelare una storia che era stata dimenticata.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici -
Presentazione con dimostrazione di composizione di Ikebana della scuola Ohara “Dal fiore al quadro all’Ikebana: nel Giappone dello stile e della scuola Rinpa”
L’ultimo appuntamento di febbraio collaterale alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” avrà luogo mercoledì 27 febbraio 2019 ore 17.30 presso lo spazio ERPAC del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13). L’evento “Dal fiore al quadro all’Ikebana: nel Giappone dello stile e della scuola Rinpa”, con ingresso libero e gratuito, sarà tenuto da Giovanna Coen che illustrerà ai partecipanti il tema e realizzerà una dimostrazione di composizione di Ikebana della scuola Ohara.keyboard_arrow_right
La scuola Rinpa è una delle più importanti scuole pittoriche giapponesi, nata nel XVII secolo, trovò con i fratelli Ogata (Korin e Kenzan) il suo massimo fulgore agli inizi del 1700.
La scuola fu nuovamente rianimata nel XIX secolo a Edo (oggi Tokyo), e la sua influenza si mantenne forte per tutto il periodo moderno, anche su pittori occidentali quali, per esempio, Klimt.
Uno dei tratti distintivi dell’arte Rinpa è la poetica delle stagioni, declinate nei loro aspetti più suggestivi, un’immagine della sacralità della natura e del concetto di impermanenza buddista.
Questi concetti sono stati ripresi dalla scuola Ikebana Ohara, che basò il nuovo stile della scuola proprio su tali opere pittoriche: altamente decorative e con l'obiettivo di catturare nella composizione le qualità e gli effetti del disegno complessivo tipico delle raffinate opere d'arte della scuola Rinpa.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
GIOVANNA COEN Responsabile Sezione Cultura dell’A.S.D. YŪDANSHA KYŌKAI- IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT). Esperta di cultura giapponese nelle sue molteplici tematiche (storia, gastronomia, società, arte) svolge sul territorio da molti anni attività mirate alla sua promozione e conoscenza.
Studia Ikebana della scuola Ohara con la Maestra Piras, Shodō (calligrafia) con il Maestro Nagayama, Aikidō con il maestro Marolla.
E' Sake Sommelier Level 3 WSET/Sake Educator.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici in collaborazione con Associazione Sportiva Dilettantistica YŪDANSHA KYŌKAI - IWAMA AIKIDŌ - Trieste (YKIAT) -
Musei e mostre ad ingresso gratuito
Domenica 3 marzo 2019 come ogni prima domenica del mese, le sedi museali e le mostre in corso del Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici di ERPAC avranno ingresso gratuito.keyboard_arrow_right
In occasione della giornata sarà possibile visitare:
MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Piazza Plebiscito, 12 - Cavasso Nuovo
Orario di apertura dalle 15.00 alle 17.00
Durante l’orario di apertura visite guidate gratuite alla sede museale.
BORGO CASTELLO
Borgo Castello, 13 - Gorizia
Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Collezione Archeologica.
Mostra “L’atelier dei fiori. Gli abiti di Roberto Capucci incontrano le immagini di Massimo Gardone”.
Mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”
Orario di apertura dalle 9.00 alle 19.00
PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN
Piazza Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia
Mostra “Sogni di latta… e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950”.
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
La mostra conclusasi lo scorso giovedì 28 febbraio sarà eccezionalmente visitabile durante la giornata.
MUSEO DELLA VITA CONTADINA DIOGENE PENZI
Via Antonio Altan, 86 - San Vito al Tagliamento
Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.00
Alle 16.00 visita guidata gratuita al Museo a cura di Musaeus Società Cooperativa.
Per informazioni e visite guidate:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it -
Prorogata al 5 maggio la mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”
Il grande successo di pubblico e le molte richieste pervenute hanno spinto ERPAC e il suo Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici a prorogare fino a domenica 5 maggio 2019 la mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950”.keyboard_arrow_right
Dunque, i visitatori potranno ancora godere nel Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello) della bellezza di un’esposizione tutta dedicata ai kimono prodotti in Giappone tra il 1900 e gli anni Quaranta, riflesso della volontà imperiale di occidentalizzare il Paese.
Nell’immaginario collettivo occidentale il kimono rappresenta l’icona stessa del Giappone nella sua veste suadente di raffinatezza ed esotismo. Ma pochi sanno che una cospicua parte dei kimono prodotti entro la prima metà del Novecento, i kimono Meisen, sfugge a questa categoria adottando fantasie suggerite dai movimenti d’Avanguardia, ispirate a contemporanei fatti di storia o ancora alle conquiste tecnologiche, in un eccitante e sorprendente caleidoscopio di colori, fantasie, tecniche di decorazione e di tessitura, anche queste ispirate alla produzione tessile occidentale.
Giorni e orari di apertura:
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Tutti i sabati di marzo 2019 ore 17.00 visita guidata gratuita alla mostra.
Biglietto d'ingresso (valido per la visita alle mostre e per tutti i Musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6€
Biglietto ridotto: 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni)
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; disabili e accompagnatori; tutti la prima domenica del mese.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1€ a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3€ a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto consente l’ingresso alle mostre, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, al Museo della Grande Guerra e alla Collezione Archeologica.
Per chi volesse visitare anche Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7€, ridotto 4€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Accessibilità:
La mostra è accessibile ai disabili. -
Presentazione della mostra “Occidentalismo” al Museo d’Arte Orientale di Venezia
Giovedì 7 marzo 2019 ore 15.30, nell'ambito della Settimana di Musei, Lydia Manavello, cocuratrice con Raffaella Sgubin e Roberta Orsi Landini della mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” in corso al Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia (Borgo Castello, 13) fino a domenica 5 maggio 2019, analizzerà nella prestigiosa sede del Museo d’Arte Orientale di Venezia, la duplicità del rapporto fra la cultura occidentale e la cultura nipponica.keyboard_arrow_right
Sarà un viaggio attraverso le tappe e le suggestioni che hanno visto il kimono farsi pioniere e mediatore di un nuovo linguaggio artistico in Giappone fra le due guerre: i kimono divennero una sorta di “superficie pittorica” attraverso la quale i designer giapponesi proposero le novità dell’arte occidentale, in parte mantenendo, ma anche rinnovando, le tradizionali e raffinate tecniche di tessitura.
I motivi decorativi degli abiti della Collezione Manavello diventano una sorta di galleria d’arte contemporanea in cui si leggono le fasi salienti dell’arte occidentale dal Liberty fin de siècle all’Espressionismo astratto di Pollock e alla Pop Art di Roy Lichtenstein.
L'ingresso al Museo d'Arte Orientale di Venezia e alla conferenza sono gratuiti.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Ricerca, Musei e Archivi Storici in collaborazione con Museo d’Arte Orientale di Venezia -
Fototeca
La Fototeca dei Musei Provinciali di Gorizia è nata e si è sviluppata parallelamente alle altre raccolte museali. Già a partire dalla fine dell’Ottocento era presente un certo numero di fotografie, conteggiate allora insieme alle stampe. Un importante contributo all’incremento della Fototeca si ha negli anni Venti del Novecento quando si forma una prima raccolta sistematica grazie soprattutto all’opera di sensibilizzazione di Giovanni Cossar, direttore del “Museo della redenzione”, affinché i privati donassero tutto ciò che avrebbe potuto essere utile per tracciare una storia del Goriziano.keyboard_arrow_right
I soggetti rappresentati sono prevalentemente personaggi, singoli o in gruppo, che hanno attinenza con le vicende locali, cui si aggiungono le vedute della città prima e dopo la prima guerra mondiale e le immagini relative al conflitto.
I personaggi più indietro nel tempo sono raffigurati in eleganti carte de visite, espressione di studi fotografici locali, ma anche viennesi praghesi e di altre città della Mitteleuropa. Non mancano fotografi italiani e istriani.
Nel primo dopoguerra sono state acquisite anche immagini che descrivono il territorio, mentre in tempi più recenti sono entrate quelle che raccontano la città e il suo circondario dopo la fine della seconda guerra mondiale con particolare attenzione allo sviluppo urbanistico e architettonico correlato anche alla documentazione dei lavori di competenza dell’amministrazione provinciale. Per quanto riguarda il primo conflitto mondiale a fronte di 1390 negativi si contano, tra stampe d’epoca e successive circa 19.000 positivi. Per gli altri temi, tra i quali ha notevole peso anche la documentazione delle opere di proprietà del museo e, più in generale del patrimonio artistico locale, si contano oltre 9.000 negativi e più di 15.000 positivi; questi ultimi comprendono le diapositive e le cartoline tra le quali spicca una notevole raccolta sul tema della propaganda durante il primo conflitto mondiale. Le cifre non comprendono invece il materiale fotografico dell’archivio Diaz che annovera oltre 4000 fotografie. -
Collezione Archeologica
ORARI:keyboard_arrow_right
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso lunedì
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
PASQUA CHIUSO
APERTURE STRAORDINARIE
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): 9 - 19
DAL 1° APRILE 2022, PER ACCEDERE A MUSEI, PARCHI ARCHEOLOGICI, MOSTRE, ARCHIVI, BIBLIOTECHE E ALTRI LUOGHI DELLA CULTURA NON SARÀ PIÙ NECESSARIO IL GREEN PASS RAFFORZATO, NÉ QUELLO BASE. L'USO DELLA MASCHERINA E' CONSIGLIATO.
Per informazioni e prenotazioni:
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Tel.: +39 348 1304726
Biglietti d'ingresso (biglietto unico per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; soci Icom; disabili e accompagnatori.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso per il Museo della Grande Guerra, il Museo della moda, la Collezione Archeologica ed eventuali mostre in corso nella stessa sede.
Per chi volesse visitare anche Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7 euro, ridotto 4 euro.
Accessibilità:
Parziale, sono presenti barriere architettoniche.
La sezione comprende reperti archeologici provenienti da diverse campagne di scavo condotte nella zona di Gorizia fra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento che documentano l’evoluzione culturale del territorio dell’attuale provincia di Gorizia e della Valle dell’Isonzo, dal periodo preistorico fino all’epoca medievale e rinascimentale.
La prima sala è dedicata al periodo che va dalla fine del Paleolitico alla fine del Neolitico (da 450.000 a 3.000/2.500 anni a. C. circa): sono esposti principalmente manufatti litici che provengono soprattutto da San Lorenzo Isontino, Capriva e Mossa.
La seconda sala ospita i reperti della Protostoria, un periodo di tempo corrispondente grosso modo agli ultimi due millenni a.C., caratterizzato da una profonda trasformazione culturale delle comunità, essenzialmente legata all’introduzione del metallo. Con l’età del Ferro (I millennio a. C.) la documentazione si arricchisce sia per gli abitati, sia per le necropoli. Per quanto riguarda queste ultime, necropoli del tipo a cremazione sono state individuate in numerose località. Qui è esposta una scelta di materiali di alcune di esse: Santa Lucia di Tolmino (in Slovenia), che è una delle più antiche necropoli dell’area padano-alpina orientale con oltre seimila tombe rinvenute nel corso di diverse campagne di scavo tra il 1880 ed il 1902, Medea e Monte Calvario presso Lucinico.
Nella terza sala sono esposti manufatti dell’età romana. In quest’epoca si intensificò e perfezionò la produzione di attrezzi ed utensili in ferro legati alla agricoltura, alla pesca, alla lavorazione del legno e all’edilizia. Molte forme raggiunsero allora un tale grado di funzionalità da rimanere sostanzialmente invariate fino ai tempi moderni. Il vetro costituì un altro importante settore dell’artigianato romano, sviluppando tecniche diverse e forme molto varie documentate nella sezione soprattutto dai reperti aquileiesi. Sono presenti anche altre classi di materiali quali la ceramica, le anfore e le lucerne con una ricca tipologia. La testimonianza più rilevante dell’epoca romana nel Goriziano è costituita dai manufatti rinvenuti nella villa rustica di Lucinico.
La quarta sala è dedicata ai periodi medievale e rinascimentale. L’alto medioevo è rappresentato da un gruppo di armi in ferro e da uno dei manufatti più pregevoli della sezione, la crocetta longobarda, databile alla fine del VI secolo, in lamina d’oro, ornata da un motivo di tre nastri intrecciati, caratterizzati dalla presenza di dettagli animalistici alle estremità.
Per l’età medievale e rinascimentale è stato scelto, come sito campione, la Rocca di Monfalcone, dove i numerosi reperti attestano una frequentazione dall’epoca preistorica alle età bassomedievale e rinascimentale. A questi ultimi periodi risalgono le belle ceramiche in maiolica arcaica e graffite e dipinte su ingobbio. -
Museo della Grande Guerra
ORARI:keyboard_arrow_right
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso lunedì
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
APERTURE STRAORDINARIE
Martedì 25 aprile dalle 9 alle 19
Lunedì 1° maggio dalle 9 alle 19 - INGRESSO CON BIGLIETTO RIDOTTO
Venerdì 2 giugno dalle 9 alle 19
DAL 1° APRILE 2022, PER ACCEDERE A MUSEI, PARCHI ARCHEOLOGICI, MOSTRE, ARCHIVI, BIBLIOTECHE E ALTRI LUOGHI DELLA CULTURA NON SARÀ PIÙ NECESSARIO IL GREEN PASS RAFFORZATO, NÉ QUELLO BASE. L'USO DELLA MASCHERINA E' CONSIGLIATO.
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate:
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Tel.: +39 348 1304726
Biglietti d'ingresso (biglietto unico per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; soci Icom; disabili e accompagnatori.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso per il Museo della Grande Guerra, il Museo della moda, la Collezione Archeologica ed eventuali mostre in corso nella stessa sede.
Per chi volesse visitare anche Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7 euro, ridotto 4 euro.
Accessibilità:
Parziale, sono presenti barriere architettoniche.
Il Museo della Grande Guerra di Gorizia si sviluppa nel piano seminterrato di due antiche dimore del Borgo Castello ed è articolato in nove sale, dove fotografie, oggetti e interventi multimediali rievocano l’esperienza della guerra e i suoi riflessi umani e sociali. L’allestimento tende soprattutto a far conoscere la quotidianità del vivere durante la guerra; quella del soldato, indipendentemente dalla divisa che indossa, è segnata da sanguinose battaglie, ma anche da lunghi periodi di attesa in trincea qui efficacemente resa in particolar modo dalla riproduzione, a grandezza naturale, di una trincea che i visitatori possono attraversare accompagnati da un sonoro che riproduce l’assordante rumore della guerra con spari, esplosioni e grida.
L’esperienza dei civili, segnata da altrettanta sofferenza, ha invece il suo fulcro narrativo nella sala dedicata alla città di Gorizia. Qui è descritta la vita quotidiana di una città “in prima linea”, con gli abitanti costretti a rifugiarsi nelle cantine soffrendo per le privazioni, per la paura dei bombardamenti che hanno martellato la città per trenta mesi e sperimentando un clima di sospetto e di tradimento in seguito all’alternarsi degli eserciti nel controllo della città.
La narrazione degli eventi è concentrata soprattutto sul fronte dell’Isonzo senza perdere di vista però le coordinate generali che permettono di comprendere appieno la portata dell’evento. Altri temi, correlati al concetto di guerra totale, vengono ad aggiungersi nel percorso; vi sono poi quelli più strettamente militari, come l’innovazione tecnologica negli armamenti e, nella sala dedicata al 1917, un approfondimento sui prigionieri di guerra.
Circa dieci milioni di soldati perirono sui vari fronti della grande guerra. A loro e alla memoria dei caduti di tutti i conflitti è dedicato il primo pensiero all’interno del Museo con un diorama che raffigura il campo di battaglia: un monito ed un invito ad ogni visitatore a considerare con rispetto materiali, oggetti e documenti esposti, per la maggior parte raccolti sul campo o provenienti da donazioni di eredi dei soldati che combatterono sul fronte dell’Isonzo.
L’approccio didattico ed insieme il coinvolgimento emotivo sono la chiave di interpretazione del percorso museale, visto come strumento di divulgazione della storia e delle principali problematiche sociali concernenti il primo conflitto mondiale. In questo contesto, accanto alla tradizionale “memoria” della guerra, esplicitata attraverso il recupero dei reperti maggiormente significativi dei precedenti allestimenti, è presente un impianto divulgativo volto a fornire alcune generali, indispensabili informazioni.
Uno spazio espositivo poi è dedicato ai vecchi allestimenti, in particolare a quelli del 1924 e del 1938 con un richiamo anche alla funzione e al ruolo che hanno avuto le donazioni nella nascita e nello sviluppo del museo goriziano. -
Museo della Moda e delle Arti applicate
ORARI:keyboard_arrow_right
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso lunedì
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
APERTURE STRAORDINARIE
Martedì 25 aprile dalle 9 alle 19
Lunedì 1° maggio dalle 9 alle 19 - INGRESSO CON BIGLIETTO RIDOTTO
Venerdì 2 giugno dalle 9 alle 19
Ogni sabato e domenica, alle ore 17.30, è possibile seguire la visita guidata alle mostre Tra la terra e il cielo. I meravigliosi ricami delle Orsoline e Le Orsoline a Gorizia. Un filo prezioso lungo 350 anni previa prenotazione, scrivendo a didatticamusei.erpac@regione.fvg.it oppure telefonare al numero +39 348 1304726
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate:
+39 0481 385228
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
Tel.: +39 348 1304726
DAL 1° APRILE 2022, PER ACCEDERE A MUSEI, PARCHI ARCHEOLOGICI, MOSTRE, ARCHIVI, BIBLIOTECHE E ALTRI LUOGHI DELLA CULTURA NON SARÀ PIÙ NECESSARIO IL GREEN PASS RAFFORZATO, NÉ QUELLO BASE. L'USO DELLA MASCHERINA E' CONSIGLIATO.
Biglietti d'ingresso (biglietto unico per tutti i musei con sede in Borgo Castello):
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; soci Icom; disabili e accompagnatori.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso per il Museo della Grande Guerra, il Museo della moda, la Collezione Archeologica ed eventuali mostre in corso nella stessa sede.
Per chi volesse visitare anche Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca, ed eventuali sue mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7 euro, ridotto 4 euro.
Accessibilità:
Parziale, sono presenti barriere architettoniche.
Nato nel 1999 in seno ai Musei Provinciali di Gorizia, il Museo della Moda e delle Arti Applicate rappresenta una delle pochissime istituzioni museali italiane dedicate organicamente alla storia del tessile e del costume.
Il percorso espositivo, che si snoda tra le Case Dornberg, Tasso e Formentini, si apre con una sezione dedicata alla produzione, lavorazione e tessitura della seta, attività che nel Goriziano, parte dell’Impero asburgico fino al 1918, rivestirono grande importanza, soprattutto nel Settecento, grazie all’impulso impresso dagli imperatori Maria Teresa e Giuseppe II. Nel Goriziano si realizzavano tessuti serici semplici e di ottima qualità, come taffetas e gros de Tours, ma anche piccoli operati e splendidi damaschi. Il racconto di questa pagina di storia è affidato a campioni tessili e macchinari, tra cui spicca il monumentale torcitoio circolare da seta settecentesco risalente alla metà del XVIII secolo. Considerato il più antico del genere, si tratta di un macchinario la cui unicità consiste nel venire azionato non dalla ruota idraulica, ma da una persona che, situata al suo interno, lo deve spingere camminando all’indietro.
Il 3 dicembre 2019, in occasione del ventennale del Museo, è stato inaugurato un nuovo allestimento con una selezione delle collezioni basata su tre fili conduttori: righe, quadri e fiori. Si tratta di tre pattern che attraversano la storia del costume, cambiando connotazione e significato anche in modo radicale. Tra Sette e Novecento sono motivi decorativi amatissimi, che colorano gli abiti (e gli accessori!) di uomini, donne e bambini con diversi gradi di (in)formalità. Ne sono testimonianza i figurini di moda e i multiformi oggetti che compongono le raccolte museali. Si comincia dai campioni di tessuto (seta, naturalmente) per passare ad abiti, gioielli, merletti, cappellini, fazzoletti ricamati, borsine, parasoli.
I campioni tessili esposti sono stati selezionati secondo i tre temi guida dell’allestimento – righe, quadri e fiori, appunto – e un’installazione multimediale interattiva consente al visitatore di cimentarsi con il design tessile, creando a proprio piacimento le più svariate combinazioni.
La parte centrale dell’allestimento espone abiti scelti tra quelli con tessuti rigati e quadrettati, che vanno dal ‘700 agli inizi del ‘900. Tra i più spettacolari, gli abiti femminili di metà Ottocento, destinati a essere portati con ampie crinoline. Un’altra installazione multimediale basata su figurini di moda accompagna il visitatore in un viaggio nella storia del costume, tra interni domestici, giardini e teatri.
L’ultima parte del percorso espositivo è stata concepita da Thessy Schoenholzer Nichols come una sequenza di situazioni ispirate al tema del fiore. Si va dall’abbigliamento maschile settecentesco, più fiorito di un erbario, al parasole degli anni Venti. Tra gli abiti femminili si segnalano quelli disegnati da Maria Monaci Gallenga, con fiori ispirati alle stoffe rinascimentali, ma una parata di abiti novecenteschi fa capire quanto il tema floreale sia stato frequentato lungo tutto il secolo.
Alla fine del percorso, una pioggia di fiori crea atmosfere di pura poesia.