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#6 "Ragazza con cesto e rondini di Vittorio Bolaffio. Memoria di una comunità" - Visita virtuale alla Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia
In questo appuntamento il conservatore della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Alessandro Quinzi, ci guiderà alla scoperta di Vittorio Bolaffio, della sua produzione artistica e del suo dipinto dei primi anni Venti del Novecento, "Ragazza con cesto e rondini".keyboard_arrow_right
L'iniziativa è a cura del Servizio Ricerca, Musei ed Archivi Storici di Erpac - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia. -
Palazzo Attems Petzenstein - Pinacoteca
ORARI:keyboard_arrow_right
dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso lunedì
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
SI AVVISANO I GENTILI VISITATORI CHE DAL 6 AL 21 MARZO 2023 LA PINACOTECA DI PALAZZO ATTEMS PETZENSTEIN SARA' CHIUSA AL PUBBLICO PER L'ALLESTIMENTO DELLA NUOVA MOSTRA "ITALIA CINQUANTA MODA E DESIGN. NASCITA DI UNO STILE".
VISITE GUIDATE ALLA PINACOTECA OGNI DOMENICA ALLE ORE 16 (FINO AL 5 MARZO 2023)
LE VISITE GUIDATE AL GIARDINO DEL PALAZZO SONO SOSPESE FINO A DATA DA DESTINARSI
DAL 1° APRILE 2022, PER ACCEDERE A MUSEI, PARCHI ARCHEOLOGICI, MOSTRE, ARCHIVI, BIBLIOTECHE E ALTRI LUOGHI DELLA CULTURA NON SARÀ PIÙ NECESSARIO IL GREEN PASS RAFFORZATO, NÉ QUELLO BASE. L'USO DELLA MASCHERINA E' CONSIGLIATO.
Per informazioni:
musei.erpac@regione.fvg.it
+39 0481 385335
Biglietti d'ingresso:
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI).
Biglietto gratuito: insegnanti con scolaresche; accompagnatori turistici o guide; giornalisti; soci Icom; disabili e accompagnatori.
Biglietto scolaresche senza visita guidata: 1 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Biglietto scolaresche con visita guidata: 3 euro a persona (insegnanti accompagnatori ingresso gratuito)
Il biglietto prevede l’ingresso alla Pinacoteca e ad eventuali mostre in corso nella stessa sede.
Per chi volesse visitare anche i musei di Borgo Castello (Museo della Grande Guerra, Museo della moda, Collezione Archeologica) ed eventuali mostre, è possibile acquistare un unico biglietto cumulativo: intero 7 euro, ridotto 4 euro.
Accessibilità:
La pinacoteca è accessibile ai disabili.
Palazzo Attems Petzenstein, sede della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, è stato ultimato nella sua veste rococò nel 1750 su commissione del conte Sigismondo d’Attems Petzenstein. Al 1780 dovrebbero invece risalire le due stanze affrescate dal cividalese Francesco Chiarottini (1748-1796), tra le quali si distinguono le invenzioni di soggetto archeologico dipinte nella Stanza delle Metamorfosi di Ovidio così chiamata per il soggetto degli stucchi che ornano il soffitto. Il palazzo custodisce anche un giardino all’italiana che accoglie il lapidario e al centro la Fontana dell’Ercole realizzata dopo il 1769 su disegno di Nicolò Pacassi (1716-1790), architetto di corte di Maria Teresa d’Asburgo.
Il palazzo è sede dei Musei Provinciali di Gorizia dal 1900 e oggi ospita spazi dedicati a mostre temporanee e al piano nobile la Pinacoteca. Gli ambienti accolgono quasi cento pezzi tra dipinti, disegni, incisioni e sculture che si snodano in un percorso cronologico dalla metà del Settecento alla metà del Novecento. Il salone d’onore, sul quale regnano gli Dei dell’Olimpo di Antonio Paroli, ospita pure la monumentale Pala Attems (1758) del veronese Giambettino Cignaroli (1706-1770), anch’essa commissionata dal conte Sigismondo. Importante la collezione di opere di Giuseppe Tominz (1790-1866), il più celebre e celebrato ritrattista goriziano, del quale i musei conservano l’Autoritratto con il fratello Francesco (1818 ca.) vero e proprio manifesto della poetica tominziana. La Pinacoteca vanta anche una collezione permanente di Josef Maria Auchentaller (1865-1949), artista e designer versatile, rappresentante della Secessione viennese e sodale di Klimt, che ai primi del Novecento abbandonò Vienna per Grado assecondando le ambizioni imprenditoriali della moglie Emma Scheid. Di rilevante interesse anche le firme degli artisti della prima metà del Novecento: di Italico Brass, Gino de Finetti e Edoardo Del Neri, di Luigi Spazzapan, Veno Pilon e Ivan Čargo, dei futuristi Soforonio Pocarini, Tullio Crali, Raoul Cenisi e Rudolf Saxida, di Avgust Cernigoj, di Vittorio Bolaffio, di Giannino Marchig, degli scultori Marcello Mascherini, Ferruccio Patuna, Mario Sartori, Ugo Carrà e France Gorše, di Giorgio Carmelich e Arturo Nathan sino ad Anton Zoran Music, artista goriziano conosciuto a livello mondiale per i suoi Cavallini dalmati e il ciclo Non siamo gli ultimi.