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Biblioteca dei Musei Provinciali di Gorizia – ERPAC
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Indirizzo
Via Armando Diaz, 5 (ingresso da Via Alvarez, 8) Gorizia
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I nuovi acquisti della nostra Biblioteca Provinciale di Gorizia gestita dall'Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia
La luce colore del desiderio: percorsi tra arte e architettura, cinema e teologia dall'impressionismo a oggi
Dopo avere compiuto nel saggio "La luce, splendore del Vero" (2018) un viaggio dall'età paleocristiana al Barocco, l'autore prosegue in questo volume l'indagine sulla luce dall'Impressionismo ai nostri giorni. In un'interdisciplinarità tra arte e architettura, fotografia e cinema, filosofia e teologia, con un'attenzione particolare ad artisti come Cézanne, Rothko, Matisse, Fontana, Turrell, viene delineata un'inedita e originale «storia della luce» che conduce dalla luce fisica dell'Impressionismo alle più attuali sperimentazioni tecnologiche. Nel Novecento, la luce divina della tradizione non illumina più la vita umana, ma si fa materia stessa dell'opera. Così, gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana aprono a una serie di straordinarie ricerche su come l'uomo percepisce se stesso, in un cammino di appercezione. Di fatto, in un'epoca che ha conosciuto il bagliore tragico e inquietante sprigionato dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki, la luce continua a incarnare il desiderio dell'uomo di lasciarsi interrogare dal segreto del mondo, affinché la realtà sia illuminata e riconosciuta nella sua verità e nella sua bellezza.
Inventario ERP 5908
Collocazione Cat 27549
Navi mercantili e barche di età romana
Gli studi e le scoperte di archeologia e storia navale condotti da ormai cinquant'anni hanno permesso di affrontare la ricostruzione delle navi antiche con una visione d'insieme, che ovviamente non permette di completare tutti gli argomenti, ma che consente di pensare alle navi antiche in termini obiettivamente più realistici, per quanto possiamo ipotizzare, e più vicini alla mentalità di chi ha costruito ed ha usato le imbarcazioni; si possono cioè evitare estrapolazioni di fantasia o scenografiche, che erano tipiche della pubblicistica ottocentesca e che ancora si incontrano, ad esempio nella cinematografia, in molte immagini pubblicate in rete, o in modelli proposti anche in mostre o musei. A questo aspetto si deve aggiungere la quantità di dati recentemente venuti alla luce da discipline diverse come la letteratura e la linguistica, l'arte e l'archeologia dei territori, che hanno permesso di ricostruire almeno in parte la rete della navigazione, il quadro culturale e di vita quotidiana che ha fatto da sfondo all' attività dei costruttori, dei barcaioli e dei marinai.
Inventario ERP 1048
Collocazione Cat 27163
Posgarù: dialoghi diagonali sul patrimonio culturale e dintorni
È possibile affrontare i temi della cultura e del patrimonio culturale senza cadere nel trabocchetto del gergo degli addetti ai lavori? È possibile spargere un po' di ironia là dove la seriosità dei linguaggi e degli atteggiamenti fa velo alla serietà degli argomenti? Una collezione di dialoghi 'registrati' nei luoghi delle nostre vite quotidiane sembra dare una risposta affermativa a questi interrogativi. Semplificare si può, con buona pace di chi pensa che semplificazione faccia rima con banalizzazione. Ma la forma del dialogo ci fa un regalo in più: ci dice quanto sia normale che nelle parole e nei silenzi dei nostri interlocutori si possa trovare sempre qualcosa che ci aiuta ad aprire l'orizzonte delle nostre domande, a cogliere elementi di condivisione più che di contrasto. I personaggi colti nel vivo delle loro giornate di lavoro o di svago ci ricordano che per dare peso e autorevolezza alle proprie idee, anche nel campo della cultura, non c'è bisogno di alzare la voce, quanto piuttosto di praticare l'ascolto. Le voci della gente comune mescolate a quelle degli addetti ai lavori sembrano voler farci riflettere sul nostro amore per il patrimonio: troppo geloso? miope? contento di sé? E ci sussurrano che, se vogliamo davvero offrirgli un futuro, dobbiamo non solo conoscerlo, ma anche condividerlo: il compito degli studiosi e delle istituzioni, oggi, in fondo è tutto qui.
Inventario ERP 5924
Collocazione Cat 27560
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia
La luce colore del desiderio: percorsi tra arte e architettura, cinema e teologia dall'impressionismo a oggi
Dopo avere compiuto nel saggio "La luce, splendore del Vero" (2018) un viaggio dall'età paleocristiana al Barocco, l'autore prosegue in questo volume l'indagine sulla luce dall'Impressionismo ai nostri giorni. In un'interdisciplinarità tra arte e architettura, fotografia e cinema, filosofia e teologia, con un'attenzione particolare ad artisti come Cézanne, Rothko, Matisse, Fontana, Turrell, viene delineata un'inedita e originale «storia della luce» che conduce dalla luce fisica dell'Impressionismo alle più attuali sperimentazioni tecnologiche. Nel Novecento, la luce divina della tradizione non illumina più la vita umana, ma si fa materia stessa dell'opera. Così, gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana aprono a una serie di straordinarie ricerche su come l'uomo percepisce se stesso, in un cammino di appercezione. Di fatto, in un'epoca che ha conosciuto il bagliore tragico e inquietante sprigionato dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki, la luce continua a incarnare il desiderio dell'uomo di lasciarsi interrogare dal segreto del mondo, affinché la realtà sia illuminata e riconosciuta nella sua verità e nella sua bellezza.
Inventario ERP 5908
Collocazione Cat 27549
Navi mercantili e barche di età romana
Gli studi e le scoperte di archeologia e storia navale condotti da ormai cinquant'anni hanno permesso di affrontare la ricostruzione delle navi antiche con una visione d'insieme, che ovviamente non permette di completare tutti gli argomenti, ma che consente di pensare alle navi antiche in termini obiettivamente più realistici, per quanto possiamo ipotizzare, e più vicini alla mentalità di chi ha costruito ed ha usato le imbarcazioni; si possono cioè evitare estrapolazioni di fantasia o scenografiche, che erano tipiche della pubblicistica ottocentesca e che ancora si incontrano, ad esempio nella cinematografia, in molte immagini pubblicate in rete, o in modelli proposti anche in mostre o musei. A questo aspetto si deve aggiungere la quantità di dati recentemente venuti alla luce da discipline diverse come la letteratura e la linguistica, l'arte e l'archeologia dei territori, che hanno permesso di ricostruire almeno in parte la rete della navigazione, il quadro culturale e di vita quotidiana che ha fatto da sfondo all' attività dei costruttori, dei barcaioli e dei marinai.
Inventario ERP 1048
Collocazione Cat 27163
Posgarù: dialoghi diagonali sul patrimonio culturale e dintorni
È possibile affrontare i temi della cultura e del patrimonio culturale senza cadere nel trabocchetto del gergo degli addetti ai lavori? È possibile spargere un po' di ironia là dove la seriosità dei linguaggi e degli atteggiamenti fa velo alla serietà degli argomenti? Una collezione di dialoghi 'registrati' nei luoghi delle nostre vite quotidiane sembra dare una risposta affermativa a questi interrogativi. Semplificare si può, con buona pace di chi pensa che semplificazione faccia rima con banalizzazione. Ma la forma del dialogo ci fa un regalo in più: ci dice quanto sia normale che nelle parole e nei silenzi dei nostri interlocutori si possa trovare sempre qualcosa che ci aiuta ad aprire l'orizzonte delle nostre domande, a cogliere elementi di condivisione più che di contrasto. I personaggi colti nel vivo delle loro giornate di lavoro o di svago ci ricordano che per dare peso e autorevolezza alle proprie idee, anche nel campo della cultura, non c'è bisogno di alzare la voce, quanto piuttosto di praticare l'ascolto. Le voci della gente comune mescolate a quelle degli addetti ai lavori sembrano voler farci riflettere sul nostro amore per il patrimonio: troppo geloso? miope? contento di sé? E ci sussurrano che, se vogliamo davvero offrirgli un futuro, dobbiamo non solo conoscerlo, ma anche condividerlo: il compito degli studiosi e delle istituzioni, oggi, in fondo è tutto qui.
Inventario ERP 5924
Collocazione Cat 27560
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia