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Biblioteca dei Musei Provinciali di Gorizia – ERPAC
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Via Armando Diaz, 5 (ingresso da Via Alvarez, 8) Gorizia
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I nuovi acquisti della nostra Biblioteca Provinciale di Gorizia gestita dall'Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia
Dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia: positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico
Questa pubblicazione nasce dalla passione di Gianpaolo (Paolo) Gosio e Gabriele Chiesa per la storia degli antichi processi fotografici. Decenni di collezionismo e studio hanno condotto gli autori a raccogliere materiali, sperimentare tecniche ed approfondire ricerche. L'ambito specifico è quello del ritratto fotografico, particolarmente quello femminile. Di molti procedimenti si è quasi persa la memoria. Di alcuni è ancora nota la denominazione, ma talvolta ne è ignota la natura persino agli esperti ed ai conservatori dei fondi fotografici. Questo testo si propone di contribuire alla conoscenza di tecniche e procedimenti ormai dimenticati. Il libro presenta i processi fotografi ci attraverso cui il ritratto, un privilegio riservato fino al 1839 ai ricchi ed alla nobiltà, divenne testimonianza di vita, presenza e ricordo per la gente comune. Spiegazioni approfondite e schemi per il riconoscimento e la classificazione delle antiche immagini sono accompagnate da un corredo iconografi co di oltre 900 immagini inedite. Le illustrazioni provengono dai fondi collezionistici degli autori. Il libro propone, tra l'altro, una tavola di identificazione e classificazione dei marchi (hallmark) utilizzati dai produttori di lastre dagherrotipiche e dagli studi fotografici. I riquadri di presentazione europei ed americani sono classificati per tipologia. Sezioni e disassemblati mostrano la successione degli elementi che compongono i montaggi d'epoca.
Inventario ERP 5973
Collocazione Cat 27591
La Sacra conversazione di Palma il Vecchio: restauro del dipinto su tavola di Belgrado
Nel 2006 il Ministero degli Affari Esteri ha intrapreso un ventaglio di iniziative di assistenza tecnica a beneficio dei Musei della Repubblica di Serbia. Una di queste era mirata ad aggiornare le capacità professionali e le pratiche di intervento dei restauratori delle istituzioni nazionali serbe su una particolare tipologia di manufatti artistici, i dipinti su tavola. Questo processo si è sviluppato attraverso una serie di seminari teorico-pratici sulle metodologie e le pratiche di restauro, e un vero e proprio cantiere-scuola. La scelta è caduta sulla Sacra Conversazione di Palma il Vecchio, un capolavoro dell'arte veneziana della prima metà del XVI secolo appartenente alle collezioni del Museo Nazionale e conservato presso il Palazzo Reale di Belgrado: un oggetto ideale su cui realizzare gli interventi nel quadro del cantiere-scuola, dato il suo eminente valore artistico e le precarie condizioni di conservazione. Questo volume contiene i rapporti tecnico-scientifici relativi all'opera di restauro del dipinto veneziano e le sintesi delle lezioni teoriche, che potranno essere utilizzate anche per future iniziative. Ne emerge con chiarezza la descrizione di una "storia di successo" nel quadro di quel settore della politica di Cooperazione allo Sviluppo condotta dal Ministero degli Affari Esteri dedicato alla protezione del patrimonio culturale, che rappresenta oggi uno degli ambiti di intervento all'estero di maggiore impatto e visibilità per il nostro "sistema paese".
Inventario ERP 6012
Collocazione Cat 27288
La luce splendore del vero: percorsi tra arte, architettura e teologia dall'età paleocristiana al barocco
La luce fa emergere un'esperienza originaria dell'uomo, individuando gli oggetti, creando tra loro relazioni, dando loro volume e profondità, facendo vivere forme e colori. Tuttavia, in una costante dialettica tra vita e morte, gloria e dramma, da sempre la luce è un potente simbolo della presenza del divino che illumina la storia umana. Dall'età paleocristiana a quella gotica, dal Rinascimento al Barocco, con un'attenzione particolare ad artisti come Piero della Francesca, Tiziano, Caravaggio o Vermeer..., in un'interdisciplinarietà tra arte e architettura, teologia e filosofia, l'autore delinea un'inedita e originale "storia" della luce, centrale per comprendere la nostra contemporanea visione del mondo occidentale. In un progressivo passaggio nei secoli da una luce teologica a una luce fisica che sarà poi indagata dagli Impressionisti, questo suggestivo racconto diventa riconoscimento della bellezza del mondo e di Dio, interrogazione sul senso più profondo del mistero della vita.
Inventario ERP 5974
Collocazione Cat 27592
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia
Dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia: positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico
Questa pubblicazione nasce dalla passione di Gianpaolo (Paolo) Gosio e Gabriele Chiesa per la storia degli antichi processi fotografici. Decenni di collezionismo e studio hanno condotto gli autori a raccogliere materiali, sperimentare tecniche ed approfondire ricerche. L'ambito specifico è quello del ritratto fotografico, particolarmente quello femminile. Di molti procedimenti si è quasi persa la memoria. Di alcuni è ancora nota la denominazione, ma talvolta ne è ignota la natura persino agli esperti ed ai conservatori dei fondi fotografici. Questo testo si propone di contribuire alla conoscenza di tecniche e procedimenti ormai dimenticati. Il libro presenta i processi fotografi ci attraverso cui il ritratto, un privilegio riservato fino al 1839 ai ricchi ed alla nobiltà, divenne testimonianza di vita, presenza e ricordo per la gente comune. Spiegazioni approfondite e schemi per il riconoscimento e la classificazione delle antiche immagini sono accompagnate da un corredo iconografi co di oltre 900 immagini inedite. Le illustrazioni provengono dai fondi collezionistici degli autori. Il libro propone, tra l'altro, una tavola di identificazione e classificazione dei marchi (hallmark) utilizzati dai produttori di lastre dagherrotipiche e dagli studi fotografici. I riquadri di presentazione europei ed americani sono classificati per tipologia. Sezioni e disassemblati mostrano la successione degli elementi che compongono i montaggi d'epoca.
Inventario ERP 5973
Collocazione Cat 27591
La Sacra conversazione di Palma il Vecchio: restauro del dipinto su tavola di Belgrado
Nel 2006 il Ministero degli Affari Esteri ha intrapreso un ventaglio di iniziative di assistenza tecnica a beneficio dei Musei della Repubblica di Serbia. Una di queste era mirata ad aggiornare le capacità professionali e le pratiche di intervento dei restauratori delle istituzioni nazionali serbe su una particolare tipologia di manufatti artistici, i dipinti su tavola. Questo processo si è sviluppato attraverso una serie di seminari teorico-pratici sulle metodologie e le pratiche di restauro, e un vero e proprio cantiere-scuola. La scelta è caduta sulla Sacra Conversazione di Palma il Vecchio, un capolavoro dell'arte veneziana della prima metà del XVI secolo appartenente alle collezioni del Museo Nazionale e conservato presso il Palazzo Reale di Belgrado: un oggetto ideale su cui realizzare gli interventi nel quadro del cantiere-scuola, dato il suo eminente valore artistico e le precarie condizioni di conservazione. Questo volume contiene i rapporti tecnico-scientifici relativi all'opera di restauro del dipinto veneziano e le sintesi delle lezioni teoriche, che potranno essere utilizzate anche per future iniziative. Ne emerge con chiarezza la descrizione di una "storia di successo" nel quadro di quel settore della politica di Cooperazione allo Sviluppo condotta dal Ministero degli Affari Esteri dedicato alla protezione del patrimonio culturale, che rappresenta oggi uno degli ambiti di intervento all'estero di maggiore impatto e visibilità per il nostro "sistema paese".
Inventario ERP 6012
Collocazione Cat 27288
La luce splendore del vero: percorsi tra arte, architettura e teologia dall'età paleocristiana al barocco
La luce fa emergere un'esperienza originaria dell'uomo, individuando gli oggetti, creando tra loro relazioni, dando loro volume e profondità, facendo vivere forme e colori. Tuttavia, in una costante dialettica tra vita e morte, gloria e dramma, da sempre la luce è un potente simbolo della presenza del divino che illumina la storia umana. Dall'età paleocristiana a quella gotica, dal Rinascimento al Barocco, con un'attenzione particolare ad artisti come Piero della Francesca, Tiziano, Caravaggio o Vermeer..., in un'interdisciplinarietà tra arte e architettura, teologia e filosofia, l'autore delinea un'inedita e originale "storia" della luce, centrale per comprendere la nostra contemporanea visione del mondo occidentale. In un progressivo passaggio nei secoli da una luce teologica a una luce fisica che sarà poi indagata dagli Impressionisti, questo suggestivo racconto diventa riconoscimento della bellezza del mondo e di Dio, interrogazione sul senso più profondo del mistero della vita.
Inventario ERP 5974
Collocazione Cat 27592
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia
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Dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico
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La Sacra conversazione di Palma il Vecchio restauro del dipinto su tavola di Belgrado
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La luce splendore del vero percorsi tra arte, architettura e teologia dall'età paleocristiana al barocco