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Biblioteca dei Musei Provinciali di Gorizia – ERPAC
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Via Armando Diaz, 5 (ingresso da Via Alvarez, 8) Gorizia
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infoDescrizione
I nuovi acquisti della nostra Biblioteca Provinciale di Gorizia gestita dall'Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia
L'archivio d'artista: princìpi, regole e buone pratiche
Legata al concetto di memoria, l'archiviazione risponde da sempre al bisogno di raccogliere e tutelare una testimonianza tramite i documenti che la attestano. Per un artista, l'archivio è essenziale non solo per conservare la traccia materiale del suo passaggio in un determinato ambiente culturale ma anche per la verifica, la difesa e la certificazione dell'autenticità delle opere, nonché per rendere tale patrimonio accessibile e condiviso. Ma che cosa si intende per archivio d'artista e come viene strutturato? Quali normative legali e quali consuetudini si applicano? Come si organizza una successione e come prende forma un catalogo ragionato? Quali competenze coinvolge e quali requisiti lo rendono un punto di riferimento per gli studiosi e per il mercato? Questo volume - nato a partire dal Corso per curatore di archivio d'artista promosso da AitArt (Associazione Italiana Archivi d'Artista) - riunisce punti di vista e competenze diverse spaziando dalle materie umanistico-storiche a quelle economico-giuridiche, senza dimenticare gli aspetti più pratici legati alla schedatura e alla digitalizzazione. Nel suo duplice intento di diffondere princìpi ispiratori e proporre modalità di gestione, delinea una vera e propria deontologia professionale e si configura così come un vademecum per chiunque voglia sviluppare una professionalità specifica e farsi custode di un ecosistema complesso e prezioso come quello dell'archivio d'artista.
Inventario ERP 6292
Collocazione Cat 27774
Il futuro degli archivi fotografici e la memoria digitale
"Il futuro degli archivi fotografici e la memoria digitale" è un'indagine e una raccolta di diversi casi studio relativi ai più importanti archivi italiani oltre che una riflessione sulla valorizzazione del patrimonio fotografico. Tra i vari casi citati e gli archivi visitati dall'autore troviamo l'Archivio Riccardo Moncalvo, Lelli e Masotti e l'Archivio storico Intesa Sanpaolo e Publifoto. Il saggio prosegue con il tema della digitalizzazione e dell'obsolescenza tecnologica oltre all'importanza dell'approccio critico/curatoriale attraverso approfondimenti a Giuseppe Iannello, Alan Maglio, Luca Santese, Francesco Vezzoli e Stefano Vigni.
Inventario ERP 6288
Collocazione Cat 27770
Dimenticate caserme d'oriente: luoghi della Regia Guardia di Finanza sul confine italo-jugoslavo (1920-1941)
La riscoperta del "confine di Rapallo", a 100 anni dal trattato tra Italia e Jugoslavia che ne determinò la nascita, conduce di fronte al complicato periodo storico compreso tra le due guerre mondiali nella Venezia Giulia, spesso messo in secondo piano proprio dagli stessi avvenimenti bellici che ne decretarono il principio e la fine. L'interesse su questo confine ha permesso inoltre di spostare l'attenzione verso la periferia della regione alto-adriatica (poco approfondita soprattutto da parte italiana, portata a concentrarsi sui suoi luoghi centrali, ovvero Gorizia, Trieste, Fiume e Istria) che da sempre costituisce una linea di attrito tra il mondo mediterraneo e quello continentale, dove le influenze culturali provenienti dalla penisola italiana non sono altro che echi lontani. Oggi, l'individuazione dei ruderi delle caserme della Regia Guardia di Finanza permette di approfondire questa zona d'ombra e di riportare in superficie un inedito spaccato di storia militare, ma non solo. I luoghi e i fatti delle Fiamme Gialle diventano un pretesto per addentrarci in posti non molto lontani dall'attuale confine italiano per riscoprire antichi valli romani, vecchie leggende, remote montagne e naturalmente tante storie di frontiera cadute nell'oblio.
Inventario ERP 6285
Collocazione Cat 27768
I Rinascimenti in Europa, 1480-1620: arte, geografia e potere
Un'inedita storia dell'arte del Rinascimento raccontata non dal consueto punto di vista cronologico, ma seguendo un innovativo criterio geografico per aree culturali. Questo studio rimette in discussione l'idea di matrice vasariana che vede il Rinascimento in termini centrifughi, come un movimento nato in Italia per irradiarsi verso l'Europa. Appoggiandosi a un'affascinante sfilata di capolavori, molti dei quali poco noti, Bernard Aikema ci dimostra che i Rinascimenti, in Europa, sono tanti quante le identità culturali capaci di dare vita a uno stile proprio, che trae ispirazione e arricchimento dalla fluidità degli scambi e dalla circolazione di idee e di artisti caratteristiche del primo secolo dell'età moderna: una prospettiva vertiginosa e al contempo minuziosa come un interno fiammingo aperto sull'infinito. A cura di uno studioso di fama internazionale e corredato da un ricco apparato iconografico, il volume analizzerà gli stili e i movimenti artistici che ne corso del XV e XVI secolo assumono attraverso l'Europa originali declinazioni regionali e nazionali, portandoci alla scoperta delle varianti e delle caratteristiche tipiche impresse in ciascuna cultura.
Inventario ERP 6295
Collocazione Cat 27776
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia
L'archivio d'artista: princìpi, regole e buone pratiche
Legata al concetto di memoria, l'archiviazione risponde da sempre al bisogno di raccogliere e tutelare una testimonianza tramite i documenti che la attestano. Per un artista, l'archivio è essenziale non solo per conservare la traccia materiale del suo passaggio in un determinato ambiente culturale ma anche per la verifica, la difesa e la certificazione dell'autenticità delle opere, nonché per rendere tale patrimonio accessibile e condiviso. Ma che cosa si intende per archivio d'artista e come viene strutturato? Quali normative legali e quali consuetudini si applicano? Come si organizza una successione e come prende forma un catalogo ragionato? Quali competenze coinvolge e quali requisiti lo rendono un punto di riferimento per gli studiosi e per il mercato? Questo volume - nato a partire dal Corso per curatore di archivio d'artista promosso da AitArt (Associazione Italiana Archivi d'Artista) - riunisce punti di vista e competenze diverse spaziando dalle materie umanistico-storiche a quelle economico-giuridiche, senza dimenticare gli aspetti più pratici legati alla schedatura e alla digitalizzazione. Nel suo duplice intento di diffondere princìpi ispiratori e proporre modalità di gestione, delinea una vera e propria deontologia professionale e si configura così come un vademecum per chiunque voglia sviluppare una professionalità specifica e farsi custode di un ecosistema complesso e prezioso come quello dell'archivio d'artista.
Inventario ERP 6292
Collocazione Cat 27774
Il futuro degli archivi fotografici e la memoria digitale
"Il futuro degli archivi fotografici e la memoria digitale" è un'indagine e una raccolta di diversi casi studio relativi ai più importanti archivi italiani oltre che una riflessione sulla valorizzazione del patrimonio fotografico. Tra i vari casi citati e gli archivi visitati dall'autore troviamo l'Archivio Riccardo Moncalvo, Lelli e Masotti e l'Archivio storico Intesa Sanpaolo e Publifoto. Il saggio prosegue con il tema della digitalizzazione e dell'obsolescenza tecnologica oltre all'importanza dell'approccio critico/curatoriale attraverso approfondimenti a Giuseppe Iannello, Alan Maglio, Luca Santese, Francesco Vezzoli e Stefano Vigni.
Inventario ERP 6288
Collocazione Cat 27770
Dimenticate caserme d'oriente: luoghi della Regia Guardia di Finanza sul confine italo-jugoslavo (1920-1941)
La riscoperta del "confine di Rapallo", a 100 anni dal trattato tra Italia e Jugoslavia che ne determinò la nascita, conduce di fronte al complicato periodo storico compreso tra le due guerre mondiali nella Venezia Giulia, spesso messo in secondo piano proprio dagli stessi avvenimenti bellici che ne decretarono il principio e la fine. L'interesse su questo confine ha permesso inoltre di spostare l'attenzione verso la periferia della regione alto-adriatica (poco approfondita soprattutto da parte italiana, portata a concentrarsi sui suoi luoghi centrali, ovvero Gorizia, Trieste, Fiume e Istria) che da sempre costituisce una linea di attrito tra il mondo mediterraneo e quello continentale, dove le influenze culturali provenienti dalla penisola italiana non sono altro che echi lontani. Oggi, l'individuazione dei ruderi delle caserme della Regia Guardia di Finanza permette di approfondire questa zona d'ombra e di riportare in superficie un inedito spaccato di storia militare, ma non solo. I luoghi e i fatti delle Fiamme Gialle diventano un pretesto per addentrarci in posti non molto lontani dall'attuale confine italiano per riscoprire antichi valli romani, vecchie leggende, remote montagne e naturalmente tante storie di frontiera cadute nell'oblio.
Inventario ERP 6285
Collocazione Cat 27768
I Rinascimenti in Europa, 1480-1620: arte, geografia e potere
Un'inedita storia dell'arte del Rinascimento raccontata non dal consueto punto di vista cronologico, ma seguendo un innovativo criterio geografico per aree culturali. Questo studio rimette in discussione l'idea di matrice vasariana che vede il Rinascimento in termini centrifughi, come un movimento nato in Italia per irradiarsi verso l'Europa. Appoggiandosi a un'affascinante sfilata di capolavori, molti dei quali poco noti, Bernard Aikema ci dimostra che i Rinascimenti, in Europa, sono tanti quante le identità culturali capaci di dare vita a uno stile proprio, che trae ispirazione e arricchimento dalla fluidità degli scambi e dalla circolazione di idee e di artisti caratteristiche del primo secolo dell'età moderna: una prospettiva vertiginosa e al contempo minuziosa come un interno fiammingo aperto sull'infinito. A cura di uno studioso di fama internazionale e corredato da un ricco apparato iconografico, il volume analizzerà gli stili e i movimenti artistici che ne corso del XV e XVI secolo assumono attraverso l'Europa originali declinazioni regionali e nazionali, portandoci alla scoperta delle varianti e delle caratteristiche tipiche impresse in ciascuna cultura.
Inventario ERP 6295
Collocazione Cat 27776
Giorni e orari di apertura della Biblioteca:
lunedì e mercoledì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
Via Armando Diaz, 5 - ingresso da Via Alvarez, 8 – Gorizia